Regia di Jean-Pierre Jeunet vedi scheda film
Decisamente piu'riuscito rispetto al terzo capitolo e sicuramente all'altezza dei primi due capolavori della saga.Jeunet sceglie intelligentemente di smarcarsi da tutto l'immaginario messo in cantiere negli episodi precedenti e ci mostra la sua visione della saga,ci regala una navicella spaziale,l'Auriga che puo'essere l'incarnazione di uno dei nostri incubi peggiori e soprattutto rilegge il personaggio di Ripley,o meglio il suo clone numero 8,rendendolo assai ambiguo e controverso.Gli alieni abbondano,il clima creato ha veramente dell'irrespirabile,la visione degli altri cloni di Ripley non riusciti è veramente shockante,come il suo quasi bacio con quella creatura ributtante che è carne della sua carne.Alla fine sembra quasi che l'Inferno non sia un posto cosi'male in confronto al delirio di sangue,metallo e mostri che caratterizza questo capitolo finale della saga.Forse l'aggettivo che gli si addice di piu'è disturbante......
personaggioun po'defilato,ma lui è un mito
un aficionado di Jeunet.Ottimo
Il personaggio che si rivela piu'umano è in realta'un androide.Non male
Stavolta da corpo e volto ad un Ripley piu'oscuro e minaccioso che mai.Brava
ottima regia
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