Regia di Jean-Pierre Jeunet vedi scheda film
Quarto capitolo della saga fanta-horror di maggiore importanza nella storia cinematografica più recente. Jeunet, regista francese di talento, prova a dare spessore alla sceneggiatura di Joss Whedon che introduce ambiguità nel personaggio di Ripley, riportata in vita grazie all'ingegneria genetica ma ormai un'"ibrido" fra la razza umana e quella aliena. Jeunet, forse condizionato dalla produzione, sembra però non crederci fino in fondo, e tira fuori un fantaction di maniera con deboli sguardi intimisti sulla protagonista (una Sigourney Weaver glaciale e ancora in gran forma). Non mancano alcune buone sequenze, soprattutto nel finale, quando lo scontro per la sopravvivenza, diviene conflitto di identità fra razze. Tutti gli scenari e le ambientazioni sono pesantemente riciclati dai film precedenti. Appena meglio del lavoro di Fincher ma ancora molto lontano dal capolavoro di Scott. Voto: 6 e 1/2
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