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I colpi dell'angelo

Regia di Cirio H. Santiago vedi scheda film

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Marco Poggi

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La recensione su I colpi dell'angelo

di Marco Poggi
6 stelle

Storia di vendetta, sesso e tornei di arti marziali a Manila, in stile Van Damme, di Cirio H. Santiago, con le bellissime Catya Sassoon e Melissa Moore. Non un film perfetto, ma che appaga la voglia di belle ragazze che sanno menare le mani e i piedi, quando serve, dove non mancano i risvolti brillanti. Peccato per quegli incontri poco pepati.

Katara Lang, detta Kat, è una poliziotta di Los Angeles, esperta in arti marziali, che, saputa della morte della sorella, durante un torneo di arti marziali, vola a Manila, per vendicarla e continuare il torneo, al suo posto, scoprendo che, dietro a tutto. c'è un'organizzazione criminale, che vuole uccidere l'ambasciatore USA, nelle Filippine. L'aiutaranno il simpatico Alcatraz, uno scommettitore che s'invaghisce di lei, e l'agente dell'F.B.I. Lorda (da noi ribattezzata Narda, per ovvie ragioni), una bionda che sa picchiare bene anche lei, e che proprio per le sue abilità marziali, è un'altra infilitrata al torneo. Il regista filippino Cirio H. Santiago non è nuovo a girare film in cui belle donne sono esperte in arti maziali eccellenti, che raddrizzano i torti e fanno a pezzi i loro avversari, ma qui si affida a una vera karateka, l'ahimé scomparsa Catya Sassoon, brava nelle sue specialità, quindi ci aspetterebbero da lei degli incontri sensazionali. Purtroppo non è sempre così, seppure la nostra ci sappia fare, soprattutto coi piedi; però si riscatta facendo parecchie docce, in cui mostra le sue belle forme rotonde (c'è anche una scena di sesso, non troppo spinta, a letto). Una pellicola che sa di già visto (è la consueta vendetta dell'eroe, una trama che funziona sempre), ma da godere a cervello spento. La compianta Catya Sassoon, che era anche modella, veniva scritturata, in altri film del genere, ma nel ruolo di avversaria dell'eroe, dove se la cavava più che bene, qui, come eroina,  sembra una specie di Jean Claude Van Damme, in un film che ricorda troppo "SENZA ESCLUSIONE DI COLPI", per via del torneo d'arti marziali. Passare, però dal film sportivo, ovviamente politicamente scorretto, a un thriller giallo poteva essere giostrato meglio. Catya Sassoon è protagonista di scontri sul ring poco avvincenti, la trama  ha, secondo me, fin troppo traditori, che preferiscono prendersela con la bionda  Lorda/Narda, di Melissa Moore, che agire contro Catya, magari drogandola durante un incontro (un classico, ma sempre efficace). Catya, come ho già scritto, ha comunque molte scene di nudo, in doccia e sdraiata a letto, davvero convincenti, ma questa doveva essere la cornice, non il quadro. Meissa Moore, invece, è fra le due atlete, quella che soddisfa meglio sia dal punto di vista sessuale, che dell'azione (anche lei fa la doccia, anche lei mostra le sue grazie, per salvarsi la vita), se si fosse fatto il film solo sulla sua agente FBI Lorda/Narda, la storia sarebbe stata più avvincente. Non male il personaggio di Alcatraz, interpretato da una sorta di replcante di Sam J. Jones, che era solito girare film del genere, anche come cattivo. Comunque, non mi lamento, la sufficienza questo film se la porta a casa.         

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