Regia di Gary Fleder vedi scheda film
Continuo a credere anche dopo aver visto questo film che Fleder sia un ottimo regista di genere,magari non innovatore,non un autore con la A maiuscola,ma un degnissimo artigiano che conosce a menadito le regole dell'arte cinematografica.Qui si confronta con due mostri sacri del genere ovvero Il silenzio degli innocenti di Demme(l'ambientazione e qualche caratteristica dei personaggi)e Seven di Fincher(soprattutto per la figura di Freeman che praticamente qui replica il personaggio )e ha il grosso merito di non uscirne con le ossa rotte.Sicuramente inferiore ai due film succitati ma un dignitosissimo prodotto di consumo.La regia è accorta non elargisce colpi di scena un tanto al kilo ma dissemina la strada di piccoli segni inquietanti,l'antro dove il serial killer(o meglio uno dei due serial killer di cui si parla)è un avamposto dell'inferno in terra,la descrizione delle psicologie accurata.L'epilogo è una sorta di scheggia impazzita che tiene lo spettatore incollato davanti allo schermo fino all'ultimo secondo che poi è lo scopo ultimo dichiarato di questo film.E se un film raggiunge lo scopo è impossibile valutarlo negativamente....
non male
ok
ogni tanto ricompare
brava
assolutamente sottostimato come attore
ottima regia
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