Trama
Durante una missione di salvataggio l'11 aprile 1966, il paracadutista statunitense William H. Pitsenbarger ha la possibilità di fuggire sull'ultimo elicottero impegnato in una difficile zona di guerra in Vietnam. Decide però di non approfittarne e di rimanere a terra per aiutare i compagni, compiendo il più grande sacrificio della sua vita. Trentadue anni dopo, Scott Huffman - membro dello staff del Pentagono in rampa di lancio per un avanzamento di carriera - riceve il compito di indagare su quanto accaduto per una richiesta di medaglia d'onore a Pitsenbarger avanzata dal suo superiore e dai genitori.
Approfondimento
ERA MIO FIGLIO: COMBATTERE PER LA PATRIA
Diretto e sceneggiato da Todd Robinson, Era mio figlio racconta la vera storia dell'eroe della guerra del Vietnam William Pitsenbarger, un paracadutista dell'Aeronautica statunitense che l'11 aprile 1966 salvò personalmente quasi 60 uomini in una delle battaglie più sanguinose del conflitto prima di combattere e morire insieme a militari che non aveva mai conosciuto prima. Da allora sono passati più di trent'anni quando, avendo concluso il suo lavoro e in attesa di una nuova occasione, l'ambizioso assistente del Pentagono Scott Huffman è chiamato a portare a termine un ultimo incarico che ha a che fare con la storia di Pitsenbarger. Tom Tulley, sergente dell'Aeronautica oramai in pensione, e i genitori di Pitsenbarger, Frank e Alice, chiedono da tempo al governo che venga assegnata una medaglia d'onore postuma a William.
Chiamato ad approfondire la richiesta, Huffman intervista, seppur con riluttanza, i veterani della prima divisione di fanteria dell'esercito che hanno visto all'opera William e il suo coraggio: tra questi, spiccano Billy Takoda, Jimmy Burr e Ray Mott. Dai loro racconti emerge cosa successe veramente durante quella che divenne nota come Operazione Abilene, una missione che si concluse tragicamente con un'imboscata dei Vietcong e con l'incredibile atto di eroismo di William, che rifiutò di fuggire e mettersi al riparo per salvare i militari sul campo. Huffman incontra anche i Pitsenbarger, che da sempre desiderano riconosciuto il valore sul campo del figlio, e Chauncy Kepper, un sopravvissuto dell'Operazione Abilene che ha dedicato a sua esistenza ad aiutare i veterani a guarire dai traumi della guerra.
#Scoprendo come la corruzione politica ai messi livelli sia responsabile della decennale negazione del riconoscimento, Scott decide di rimettere in discussione la sua stessa carriera e di cercare giustizia in memoria di William, vero e proprio eroe caduto in battaglia.
Con la direzione della fotografia di Byron Werner, le scenografie di Jonathan A. Carlson, i costumi di Peggy Stamper e le musiche di Philip Klein, Era mio figlio è un dramma tanto avvincente quanto emozionante che tira in ballo temi come coraggio, sacrificio e lealtà, partendo da una vicenda realmente accaduta e per certi versi paradossali: sono infatti occorsi ben 32 anni affinché il governo americano riconoscesse il valore dell'aviatore William H. Pitsenbarger e gli assegnasse una medaglia per l'eroismo mostrato durante la battaglia di Xa Cam My. "E come se non bastasse ho impiegato altri 20 anni a scrivere il film", ha aggiunto il regista e sceneggiatore Robinson. "Inizialmente, Era mio figlio doveva essere un film sui pararescuemen (chiamati in gergo pj), ovvero i paracadutisti della squadra speciale dell'Aeronautica militare chiamata a prestare operazioni di ricerca e soccorso in zone di guerra e aiuti umanitari in zone delicate. Per il progetto, ho cominciato a seguire una squadra di aspiranti pj, che ben conoscevano la storia di William Pitsenbarger a cui inevitabilmente ho finito per appassionarmi. Sono stato poi invitato nella base aeronautica di Kirtland ad Albuquerque per il diploma delle reclute che avevo seguito: qui, ho assistito all'inaugurazione di un edificio dedicato a Pitsenbarger e il destino ha fatto sì che ne conoscessi i genitori. Ricordo come, nonostante fosse piuttosto malato, Frank, il padre di Pitsenbarger, tenne un discorso incredibilmente sentito: tra le tante cose che gli mancavano, c'era il fatto di non poter mai vedere il figlio innamorarsi, sposarsi e diventare padre, perché solo allora avrebbe potuto comprendere appieno quanto grande potesse essere l'amore di un padre".
"Le parole di Frank Pitsenbarger mi colpirono molto", ha continuato Robinson. "Ho iniziato a riflettere su cosa significasse perdere un figlio a causa di una guerra inspiegabile. Capii allora che direzione dare al mio progetto: doveva diventare una storia sulla perdita e sul sacrificio. Ho scoperto allora che c'era uno storico di nome Parker Hayes che si è occupato dell'assegnazione della medaglia, intervistando per conto del Pentagono i veterani di guerra e assicurandosi che la storia di William fosse vera. L'ho incontrato e mi ha dato la sua lista di intervistati, che ho provveduto a incontrare personalmente. Dai loro resoconti, sono nate le quattro diverse storie di veterani che ho poi portato in scena in Era mio figlio. Nel realizzare un film di due ore, si deve necessariamente comprimere ogni cosa e sintetizzare anche i personaggi. per fare un esempio, il personaggio di Scott Huffman non è altro che un mix di Parker, me stesso e di altre persone del Pentagono che hanno portato avanti le indagini prima che il Congresso concedesse la medaglia".
Il cast
A dirigere Era mio figlio è Todd Robinson, regista, sceneggiatore e produttore statunitense. Formatosi in un primo momento come attore, si è laureato in Teatro alla Adelphi University prima di cominciare ad appassionarsi alla regia e alla scrittura. Lavorando a fianco di registi come Ridley Scott (per cui ha… Vedi tutto
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Commenti (2) vedi tutti
Ma una volta, solo una, un film dal punto di vista dei Vietcong??
commento di IlNinjaL'ennesimo film per esorcizzare la guerra del Vietnam! Questa volta con una chiave più originale. Convincere il dipartimento della Difesa a modificare la medaglia ad un caduto in guerra. Film che ha il suo valore nella coralità degli intervistati (il cast è stellare e di grandi talenti). Purtroppo le scene di guerra sono le stesse. Voto: 5
commento di GARIBALDI1975