Il 31 dicembre del 1899 in una casa di un piccolo paese dell'Emilia Romagna si stanno facendo i preparativi per le nozze di Francesca Babini. La ragazza deve sposarsi con un uomo benestante e anziano che con i suoi soldi è chiamato a ripianare i debiti della famiglia. Tutti stanno aspettando Angelo, il testimone dello sposo, emigrato in America, e Francesca capisce che lui può essere la sua ancora di salvezza.
Note
Nel film i simboli si accumulano: la data è "storica" perché si tratta di un matrimonio celebrato nell'ultimo giorno dell'Ottocento. Troppo, forse, per il minimalismo educato di Avati.
l 31 dicembre 1899, Angelo,dopo aver trascorso quindici anni in America,torna nel piccolo paese natio in Emilia,pare,dopo aver fatto fortuna,perchè Edgardo, il figlio del suo ex datore di lavoro,lo ha scelto come testimone delle sue imminenti nozze,Viene dunque presentato a Francesca,la sposa, che mentre gli stringe la mano,ha un leggero mancamento.Nella… leggi tutto
Nella prima mezz’ora è un finto documentario su come si organizzava un matrimonio alla fine dell’ottocento. A titolo informativo, ben si intende. C’è un certo gusto nella rappresentazione della realtà campestre e rurale con figure atte ad un determinato scopo e via dicendo. Sì, d’accordo. Interessante, ma anche no. Grazioso, sì, ma poi?… leggi tutto
Le grandi capacità di Avati narratore sono note; qui inoltre ritroviamo tutto quel gusto per l'agrodolce delle sue storie (soggetto e sceneggiatura sono dello stesso regista), l'amore indiscutibile per la propria terra, l'Emilia provinciale, nonchè la nostalgia lieve e colma di riguardo verso il passato. L'ambientazione cronologica allo scoccare del ventesimo secolo scopre… leggi tutto
l 31 dicembre 1899, Angelo,dopo aver trascorso quindici anni in America,torna nel piccolo paese natio in Emilia,pare,dopo aver fatto fortuna,perchè Edgardo, il figlio del suo ex datore di lavoro,lo ha scelto come testimone delle sue imminenti nozze,Viene dunque presentato a Francesca,la sposa, che mentre gli stringe la mano,ha un leggero mancamento.Nella…
Nel XIX secolo, in Emilia Romagna, una donna sta per sposarsi con un riccone che non ama. Poi arriva Diego Abatantuono e lei si prende una cotta per lui.
Il testimone dello sposo è un film molto ben curato ma niente più. La storia non convince fino in fondo e lo stile con cui è girato sembra più da tv che da cinema.
Sasso Marconi, 1899. Angelo Beliossi (Diego Abatantuono) torna nel paese natale dall'America, dove ha trovato la fortuna, per testimoniare alle nozze dell'amico di infanzia Edgardo Osti (Dario Cantarelli) e per ritrovare la fidanzata di quindici anni prima. Il destino lo disarciona dai suoi intenti: la sposa (Ines Sastre), condannata al matrimonio dagli interessi della sua famiglia, si innamora…
NOVECENTO ATTO III : IL NUOVO SEME
Un matrimonio di interesse alle soglie del novecento: la sposa però non ci sta più. Un ex muratore tornato ricco dall'America e quindi corteggiato da padroni e sfruttatori di un tempo, porta con se un vento nuovo. Il tema, posto sulle spalle di un mesto D. Abatantuono e di una decorativa I. Sastre è più scritto che rappresentato.…
Nella prima mezz’ora è un finto documentario su come si organizzava un matrimonio alla fine dell’ottocento. A titolo informativo, ben si intende. C’è un certo gusto nella rappresentazione della realtà campestre e rurale con figure atte ad un determinato scopo e via dicendo. Sì, d’accordo. Interessante, ma anche no. Grazioso, sì, ma poi?…
Le grandi capacità di Avati narratore sono note; qui inoltre ritroviamo tutto quel gusto per l'agrodolce delle sue storie (soggetto e sceneggiatura sono dello stesso regista), l'amore indiscutibile per la propria terra, l'Emilia provinciale, nonchè la nostalgia lieve e colma di riguardo verso il passato. L'ambientazione cronologica allo scoccare del ventesimo secolo scopre…
Su richiesta dell'utente Cantautoredelnulla, volentieri lanciamo questa taglist sulla celebrazione del matrimonio e sulle feste di nozze. Ovviamente il tema si spiega da sé: quello che sancisce l'unione tra due…
Ormai Pupi Avati sembra poter fare (e pare piacergli, pure) il regista di matrimoni. Gli riesce ormai soltanto di organizzare grandiose feste di matrimonio, come occasione per far scoppiare piccoli e grandi conflitti tra i tanti invitati alla festa, che poi si trasforma in tutt'altra cosa, spesso più somigliante a un dramma. E il fatto che ad Avati riesca mettere in piedi queste grandi feste di…
UN BRAVISSIMO ABATANTUONO,UNA FOTOGRFIA ECCELLENTE,UNA REGIA DAVVERO BUONA.QUESTI SONO I PREGI DI UN FILM FORSE UN PO' TROPPO LECCTO E LENTO.OGNI TANTO LA NOIA SI AVVICINA E LA SCENEGGIATURA NON DECOLLA.CERTO NON CHE SIA UN BRUTTO FILM,ANZI MA NON MI HA CONVINTO IN PIENO.
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Commenti (2) vedi tutti
Melodramma intenso e delicato, girato dal maestro Avati.
leggi la recensione completa di Furetto60La storia non convince fino in fondo ed il film sembra più da tv che da cinema.
leggi la recensione completa di Carlo Ceruti