Regia di Giorgio Bianchi vedi scheda film
Alberta e Gerardo sono una coppia felice, almeno fino a quando la malattia costringe lei a rimanere perennemente a letto, debilitata. Confortata dall'amica Elena, Alberta vede però portarsi via Gerardo proprio dall'amica. Ma anche questa nuova unione illegittima non è destinata a durare a lungo.
Infame è il destino degli adulteri, che vivono l'amore al di fuori dei vincoli imposti da Nostro Signore! L'ombra, pellicola tratta da un'opera teatrale di Dario Niccodemi con una sceneggiatura firmata da Fede Arnaud e Giorgio Bianchi, ci dice sostanzialmente questo e non molto altro; melodramma ascrivibile al filone “solo disgrazie”, costituiva all'epoca un'ora e mezza di intrattenimento spensierato ma, ahinoi, bisogna ammettere che è invecchiato non benissimo e molto velocemente. Oggi il lavoro, pur realizzato con la dovuta perizia, risulta un po' scialbo nei toni e, senza dubbio, eccessivo nei contenuti catastrofici a oltranza; Bianchi va a ogni modo encomiato per aver dato una confezione impeccabile a una tipologia di prodotto distante dalle sue usuali corde (veniva infatti da una corposa serie di commedie e film sicuramente più leggeri di questo). Tra gli interpreti, ben assortiti: Paolo Stoppa, Marta Toren, Gianna Maria Canale, Pierre Cressoy, Emma Baron; musiche di Carlo Rustichelli e fotografia di Tonino Delli Colli. 3,5/10.
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta