Regia di Ron Clements, John Musker vedi scheda film
"La sirenetta" è una delle favole più suggestive e avvincenti di sempre. Ricca di mitologia, fantasia e ambientazioni marine da sogno, mi ha sempre affascinata in molte delle sue versioni e varianti.
La Disney, ispirandosi liberamente alla fiaba di Andersen, ha dato vita a un capolavoro coinvolgente e spettacolare da ogni punto di vista - grafica, sceneggiatura, colonna sonora e caratterizzazione dei personaggi.
Per far contenti tutti, grandi e piccini, ha cambiato l'epilogo originale della storia, perciò la sirenetta non si trasforma in spuma marina e poi in una figlia dell'aria, ma si salva e riesce a sposare il principe che ama.
Questo film di animazione è stato definito il "Rinascimento" della Disney, dopo alcuni suoi mediocri successi appartenenti agli anni settanta e ottanta. Ha inaugurato e segnato così, negli anni novanta, la nascita di un filone di piccoli, grandi capolavori molto apprezzati a livello mondiale e le cui colonne sonore, quasi tutte vincitrici d'Oscar, sono entrate nell'Olimpo dei musical di Broadway.
Questa versione della sirenetta è stata realizzata con classe, diligenza e scrupolosità in ogni dettaglio. Prima che uscisse, nessun altro film d'animazione mi aveva colpita, incuriosita ed emozionata così tanto. Possiede un forte impatto visivo a dispetto delle più moderne grafiche d'animazione tridimensionali e nonostante dei pettegolezzi su degli squallidi messaggi subliminali che conterrebbe (ma chi se ne frega! La malizia, in fondo, è negli occhi di chi la vede o percepisce!). È un must intramontabile e irresistibile, presente forse nelle collezioni dei film Disney di un po' tutti noi. Alzi la mano chi non lo ha visto almeno una volta!
I disegni sono stupendi; i fondali marini incantevoli; la trama ben sviluppata e ricca di magia e sentimento fa sognare; i dialoghi sono incisivi e perfetti; particolarmente godibile è l'ironia di fondo e la colonna sonora è a dir poco fantastica, con musiche e canzoni memorabili.
Divertenti e simpaticissimi i personaggi secondari come il granchio cantautore Sebastian; il gabbiano saccente, ma alquanto idiota Scuttle; il pesce palla affettuoso, ma fifone Flounder e il nevrotico cuoco Louis.
Amabile, significativo e ben congegnato il finale in cui il principe Eric salva il popolo del mare dalla strega Ursula, restituendo il potere al re Tritone, dimostrandogli così che non tutti gli esseri umani sono intolleranti e crudeli nei confronti delle creature marine. Si guadagna la sua benevolenza e rispetto, provandogli anche di essere degno di sposare sua figlia Ariel.
Un'opera che non ci si stanca mai di guardare quando se ne ha occasione.
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