Regia di Frédéric Petitjean vedi scheda film
Henry ( Jean Reno) è un sicario ritiratosi a vita privata, fra le isolate montagne del Canada. Pesca con filo e tavoletta nel lago ghiacciato , stufa a legna e via. Le sue placide giornate vengono interrotte dall'arrivo di una giovane donna ferita. Chi è veramente? Qual'è il suo obiettivo?
Il thriller di Petitjean evapora secondo dopo secondo, per sciogliersi come neve al sole appena dopo la prima scena. Una sceneggiatura canina, che sguazza nell'ovvio ed un montaggio dilettantesco , molto al di sotto del minimo sindacale, ne fanno un prodotto svogliato.
Il grande attore francese interpretando il killer sfodera il solito impagabile stile : pistola alla mano e sguardo torvo: deboli le altre figure, a cominciare dalla giovane protagonista (l'attrice canadese Sarah Lind) passando per il poliziotto (Joe Anderson), figura barbina che non convince.
Condito da dialoghi imbarazzanti e situazioni improbabili, delude non solo nel plot telefonato, ma anche nell'epilogo di rara sciattezza.
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