Regia di Franco Giraldi vedi scheda film
Sul finire degli anni Trenta del Novecento la situazione politica internazionale si fa molto tesa; Mussolini decide di allearsi a Hitler pur avendo una sostanziosa fronda interna al partito, capeggiata da gerarchi come Ciano, Bottai e Grandi.
L’intuizione centrale del lavoro, quella di realizzare un film a cavallo fra documentario e fiction, è perfino avanti con i tempi; tutto il resto però, al netto di una confezione sobria e curata, non lascia dietro di sé evidenti segni del suo passaggio. La fronda inutile – Ciano, Bottai e Grandi è un prodotto televisivo realizzato con mezzi dignitosissimi, mirato a ricostruire l’entrata in guerra (la seconda mondiale) dell’Italia attraverso gli occhi di tre gerarchi fascisti che fermamente si opposero all’alleanza con la Germania dei nazisti. Massimo Ghini, piuttosto giovane ma già visto in svariate pellicole targate Rai, Pietro Bondi e Paolo Graziosi sono i protagonisti centrali, con ruoli a margine anche per Filippo De Gara, Daniele Dublino, Francesco Tola e Tiziana Bagatella. Fotografia di Dario Di Palma e colonna sonora di Luis Bacalov; per la sceneggiatura il regista Franco Giraldi ha collaborato con Massimo Felisatti partendo da un soggetto del secondo; se il ritmo è altalenante - per consentire la duplice messa in onda suddividendo il film in due parti da un’ora e un quarto circa ciascuna – comunque va apprezzata la vasta fase di studio alla base della pellicola, che ha permesso a Giraldi di intervallare il racconto sulla scena con citazioni da diari e altri documenti storici dell’epoca. 4,5/10.
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