Regia di Fabio Resinaro vedi scheda film
A causa di un improvviso impulso creativo dopo lunghi tempi di pigrizia, Andrea , giovane scrittore esordiente, scrive un romanzo basato sulle confidenze ricevute da un killer della camorra, che vende la bellezza di 187 copie. E però uno degli acquirenti è proprio un acclamato e discusso produttore cinematografico che sembra interressato a ricavarne un film e gli propone di esserne lo sceneggiatore. Trasferitosi a Roma, Andrea comincia ad entrare nel mondo della produzione e a impararne i trucchi e le difficoltà, ma soprattutto a conoscere i veri intenti del produttore...
Definire il genere di Dolceroma (è una commedia? è un action movie?) risulta difficile perché con l'intento del regista di viaggiare fra i generi finisce che l'opera non se ne caratterizzi con alcuno. Risultano interessanti certi spunti grotteschi (i più divertenti nelle scene all'obitorio) e la caratterizzazione del personaggio di Barbareschi, questo supereroe della vita quotidiana-mondana della vita d'oggi, presuntuoso quanto ignorante, egocentrico quanto tetragono a tutto ciò che gli capita intorno e capace di sopravvivere a tutto.
Resta però una trama esile e momenti di vuoto filmico, con alcune scene messe un po' a casaccio e la fastidiosa recitazione monocorde e piatta (volutamente?) di Lorenzo Richelmy.
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