Andrea Serrano, aspirante scrittore, è costretto a lavorare in un obitorio in attesa della grande occasione della sua vita. L'opportunità un giorno gli arriva grazie a Oscar Martello, un grande produttore cinematografico, che ha deciso di portare sul grande schermo il suo romanzo Non finisce qui. I capitali a disposizione sono modesti, il regista è incompetente e il risultato è disastroso. La protagonista, Jacaranda Ponti, istigata dalla sua agente Milly, temendo ripercussioni alla sua carriera, distrugge tutti gli hard disk che contengono il montato del film. Ma Oscar Martello non può permettersi un fallimento. Il film deve uscire. Il distributore Remo Golia gli fa pesanti pressioni e anche la sua affascinante e facoltosa consorte, gli fa capire che non può permettersi di andare in bancarotta. Così, con l'aiuto di Andrea, concepisce un piano diabolico: il rapimento da parte della criminalità organizzata della protagonista del film: i media impazziranno e il film sarà leggenda ancor prima di arrivare in sala. Il piano sembra funzionare, nonostante il poliziotto Raul Ventura si metta sulle tracce di Oscar sospettando una truffa. Ma l'improvvisa e inaspettata scomparsa di Jacaranda farà precipitare la situazione.
Dico solo questo, comprato su primafila dunque pagato 5 euro che dicevano che era un mezzo capolavoro, a metà l ho cancellato, ho perso i soldi x uno dei film più di me..a mai visti. È un un insulto solo per quelli che ci sono andati a vederlo al cinema, spero pochi. Che schifezza
Ma se volessi filmare una storia di un regista che lavora a basso budget e di un produttore alla frutta con un'attrice cane, non dovrei usare gli stessi stili ? E allora perché propinarci un minestrone di generi per di più girato a colti altissimi ? Incomprensibile e non valutabile. Dare fondi a queste opere significa condannare il cinema.
Finché i recensori di professione continueranno (chissà, magari per compensi?) a pompare il marchio di una sciagura colossale come Fausto Brizzi, nel cinema italiano non cambierà mai nulla.
A causa di un improvviso impulso creativo dopo lunghi tempi di pigrizia, Andrea , giovane scrittore esordiente, scrive un romanzo basato sulle confidenze ricevute da un killer della camorra, che vende la bellezza di 187 copie. E però uno degli acquirenti è proprio un acclamato e discusso produttore cinematografico che sembra interressato a ricavarne un film e gli propone di esserne… leggi tutto
La strada del successo per il giovane scrittore Andrea Serrano, costretto per mantenersi a lavorare in un obitorio, si spiana (almeno in apparenza) quando un celebre produttore cinematografico, Oscar Martello, si convince a portare sullo schermo la trasposizione del suo romanzo dal titolo "Non finisce qui". Ma da quel momento però, iniziano anche i guai: la regia viene affidata ad… leggi tutto
Andrea Serrano, inserviente d’obitorio, culla la passione per la scrittura al punto di arrivare a pubblicare un libro, ambientato nel mondo della malavita, che però ha venduto poche centinaia di copie ma diventa, per uno strano scherzo del destino, il soggetto per un film prodotto dal noto impresario: Oscar Martello. Invitato da Oscar, Andrea si precipita immediatamente a Roma per… leggi tutto
Il tentativo, non certo originale ma sempre in linea con i tempi, è mischiare storia di formazione e film di costume. Gli esempi al cinema sono molteplici, penso ad Impiegati, sempre con Barbareschi allora giovanisimo, ad Il prezzo di Holliwood, per restare in ambiente, passando per Il diavolo veste prada, Training day, l'Avvocato del diavolo e tanti, tanti, tanti altri. Si va dai…
Andrea Serrano è un giovane aspirante scrittore alle prime armi, nel cassetto ha un libro intitolato “Non finisce qui” e il sogno di poterlo pubblicare. Nel frattempo, per tirare a campare, è costretto a fare l’inserviente in un obitorio, aspettando la grande occasione della sua vita. Un giorno sconsolato e disilluso, Andrea, a sorpresa, viene convocato da un…
Uno spregiudicato produttore cinematografico acquista i diritti per la sceneggiatura di un ambizioso esordiente. Il film che ne viene fuori, però, è un disastro. A questo punto, pur di accaparrarsi un po’ di pubblicità, vale tutto: persino organizzare il rapimento della protagonista.
DolceRoma è la prima vera e propria regia di Fabio Resinaro, già…
Il giovane Andrea Serrano, impiegato presso una camera mortuaria e scrittore di scarso successo, è contattato da Oscar Martello, un maturo imprenditore dei media - affarista senza scrupoli ed amante della bella vita - il quale vorrebbe utilizzare l'opera dello scrittore "Non Finisce Qui" quale sceneggiatura per un film, del quale impersona la protagonista la tormentata attrice Jacaranda…
Dopo aver pubblicato una panoramica sul box office della stagione cinematografica 2018/2019, completiamo l’analisi su un anno di cinema riportando gli… segue
Andrea Serrano, inserviente d’obitorio, culla la passione per la scrittura al punto di arrivare a pubblicare un libro, ambientato nel mondo della malavita, che però ha venduto poche centinaia di copie ma diventa, per uno strano scherzo del destino, il soggetto per un film prodotto dal noto impresario: Oscar Martello. Invitato da Oscar, Andrea si precipita immediatamente a Roma per…
Ho trovato interessanti il montaggio, alcune soluzioni di ripresa, l'interpretazione di Luca Barbareschi che si staglia come un'eccezione in un insieme di prove poco convincenti, forse, anche a causa di una certa inesperienza registica. La trama non è da disprezzare, ma, la sceneggiatura ha delle cadute spaventose. Una per tutte la scena dei camorristi nella villa del…
La memeoria meteorologica è tipicamente breve: si parla tanto del tempo che fa ma di del tempo che faceva un anno addietro quasi nessuno ha memoria. Questi bollettini sul botteghino potrebbero servire…
A causa di un improvviso impulso creativo dopo lunghi tempi di pigrizia, Andrea , giovane scrittore esordiente, scrive un romanzo basato sulle confidenze ricevute da un killer della camorra, che vende la bellezza di 187 copie. E però uno degli acquirenti è proprio un acclamato e discusso produttore cinematografico che sembra interressato a ricavarne un film e gli propone di esserne…
La strada del successo per il giovane scrittore Andrea Serrano, costretto per mantenersi a lavorare in un obitorio, si spiana (almeno in apparenza) quando un celebre produttore cinematografico, Oscar Martello, si convince a portare sullo schermo la trasposizione del suo romanzo dal titolo "Non finisce qui". Ma da quel momento però, iniziano anche i guai: la regia viene affidata ad…
Già il fatto che due come Fausto Brizzi e Luca Barbareschi avessero unito le forze (il primo col soggetto, il secondo da protagonista) mi metteva i brividi. Il risultato è anche peggiore delle più disastrose attese.
Ne esce fuori un pastrocchio senza senso, una vera e propria porcata che vorrebbe unire vari generi e invece finisce per ridicolizzarli tutti.
Non si…
È Shazam! il film di punta della settimana, sempre per quanto riguarda il mero aspetto quantitativo: sarà infatti in quasi 500 sale. Lo seguono una commedia italiana nera, DolceRoma, e l'horror Noi,…
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Commenti (8) vedi tutti
Qualcosa alla "Pulp Fiction" lo si può trovare ma ... fa parte di quei Films da magari anche visionare e dimenticare però in fretta e furia.voto.0.
commento di chribio1A me e' sembrato un "La Grande Bellezza" in versione pulp,non riesco a dargli una sufficenza piena....fate voi.
commento di ezioTragicommedia grottesca, a tratti farsa cupa. Mix di vari generi. Nel complesso non male
leggi la recensione completa di Furetto60Dico solo questo, comprato su primafila dunque pagato 5 euro che dicevano che era un mezzo capolavoro, a metà l ho cancellato, ho perso i soldi x uno dei film più di me..a mai visti. È un un insulto solo per quelli che ci sono andati a vederlo al cinema, spero pochi. Che schifezza
commento di iacopo73Ma come? A Cinematografo di Marzullo hanno detto che è un film meraviglioso? :-)))
leggi la recensione completa di kubritchMa se volessi filmare una storia di un regista che lavora a basso budget e di un produttore alla frutta con un'attrice cane, non dovrei usare gli stessi stili ? E allora perché propinarci un minestrone di generi per di più girato a colti altissimi ? Incomprensibile e non valutabile. Dare fondi a queste opere significa condannare il cinema.
commento di maurri 63Finché i recensori di professione continueranno (chissà, magari per compensi?) a pompare il marchio di una sciagura colossale come Fausto Brizzi, nel cinema italiano non cambierà mai nulla.
leggi la recensione completa di silviodifedestracult per la mente di stracult, il cinema dei giusti su raidue: basta come suggerimento per andare? non per me...
commento di carloz5