Regia di J.D. Dillard vedi scheda film
Non credo ci sia bisogno di parlare della trama: un Cast Away anomalo, senza fronzoli, molto sbrigativo e inconcludente.
Si, inconcludente.
Un probabile naufragio porta una povera ragazza ad approdare fortunatamente su di un isola deserta dove il suo scopo sarà sopravvivere alle avversità e ad una presenza fuori dal comune.
La trama sembra promettente e inizialmente lo sembra anche la resa cinematografica. Nulla lascia presagire che il tutto sarà risolto in modo sbrigativo e raffazzonato.
Indice di questo disagio non è soltanto un finale tirato via (e tirato via è un eufemismo) ma anche tutta la serie di oggetti ed indizi disseminati per il film.
Lasciando da parte il mostro ibrido tra street sharks e il mostro della laguna nera, molti oggetti e indizi che ci vengono presentati rimangono irrisolti: le pillole rinvenute lasciavano presagire un loro utilizzo e invece... niente. La zattera sporca di sangue: cosa sarà successo? Evidentemente nulla perché non se ne saprà più niente. Il coltellino svizzero sporco di sangue? Boh. Chi se ne frega.
Tanto l'importante alla fine è battere il mostro che avrebbe potuto massacrare la protagonista in ogni momento ma no, lui no, non lo fa perché è un signore: <<prego, prima lei signorina>>, e allora vai di scappa di qua, colpisci di là ma il mostro non deve mai esagerare.
Alla fine ho addirittura pensato che il "cattivo" fosse la protagonista. Dopotutto il mostro non ha mai cercato per primo di farle del male, anzi, è proprio il contrario.
Forse era proprio lui lo Sweetheart ed io non ho capito un cazzo.
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