Quando scoppia una rivolta a Milwaukee, la città più segregata d'America, Vic - autista che trasporta medicina - è combattuto tra la promessa di portare un gruppo di anziani russi a un funerale e il desiderio di aiutare Tracy, una giovane donna di colore con la SLA.
Il film parte col piede giusto, con una prima parte scoppiettante, vibrante di ritmo e di gag spassose. Poi purtroppo il regista si perde per strada con una seconda parte inutile e del tutto fuori fuoco. Peccato
FESTIVAL DI CANNES 72 - QUINZAINE DES RÉALISATEURS Il giovane Vic, di origine russa ma nativo di Milwaukee, fa l'autista di un furgone adibito al trasporto di disabili, ha una passione innata per i dischi in vinile, e scandisce le sue giornate con la frenesia che ogni paziente abituale gli ostenta con la tranquilla impudenza legata ognuno ad ogni patologia che li affligge e… leggi tutto
Parasite di Bong Joon ho: Palma d'oro al 72° Festival di Cannes. Comunque sia andata a finire, si è trattato di un festival qualitativamente alto,… segue
72 Festival de Cannes
2019 QUINZAINE DES REALISATEURS
Il film del russo-americano Kiril Mikhanovsky parte col piede giusto, con una prima parte scoppiettante in cui segue le peripezie del giovane Vic , autista di origine russa, autista di un pullmino incaricato di trasportare alle loro destinazioni persone disabili con difficoltà di deambulazione, per le strade di Milwaukee.…
FESTIVAL DI CANNES 72 - QUINZAINE DES RÉALISATEURS Il giovane Vic, di origine russa ma nativo di Milwaukee, fa l'autista di un furgone adibito al trasporto di disabili, ha una passione innata per i dischi in vinile, e scandisce le sue giornate con la frenesia che ogni paziente abituale gli ostenta con la tranquilla impudenza legata ognuno ad ogni patologia che li affligge e…
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Commenti (2) vedi tutti
la inutile concitazione continua, che dovrebbe per di più animare un film dal taglio semi-documentaristico, si associa ben presto alla noia.
commento di giovenostaIl film parte col piede giusto, con una prima parte scoppiettante, vibrante di ritmo e di gag spassose. Poi purtroppo il regista si perde per strada con una seconda parte inutile e del tutto fuori fuoco. Peccato
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