Regia di Michele Soavi vedi scheda film
Un gruppo di attori sta eseguendo le prove di un imminente spettacolo basato sulle gesta di un assassino seriale. Si scopre ben presto che lo psicopatico di cui parlano si è intrufolato in teatro con loro.
Esordio alla regia di Michele Soavi, il quale accompagnato da un cast in gran parte americano dirige un thriller per un certo davvero notevole e per altri banale.
La regia di Soavi, fatta da giochi di luce, piani sequenza e movimenti di macchina anarchici e dinamici, deve purtroppo affrontare la zoppicante sceneggiatura, resa ancora più lenta dalla non troppo convincente recitazione.
Si capisce benissimo inoltre la scuola di provenienza di Soavi, la pellicola infatti è un chiaro omaggio a Dario Argento, che guarda caso poco tempo prima diresse "Opera", pellicola decisamente molto simile a quella di Soavi e per questo impossibile che non salti all'occhio il paragone tra i due cineasti.
Premiato al Festival di Avoriaz come "miglior film"
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