Trama
Billi, una testarda donna cinese-americana, rientra in Cina quando all'amata nonna non rimane molto tempo da vivere a causa di un male incurabile. Si ritroverà a dover lottare contro la decisione della famiglia di tenere all'oscuro la nonna sulle sue condizioni mentre chiunque si impegna a mettere in scena un veloce matrimonio per riunirsi un'ultima volta tutti insieme.
Approfondimento
THE FAREWELL: L'IMPORTANZA DEL NON DETTO
Diretto e sceneggiato da Lulu Wang, The Farewell - Una bugia buona prende le mosse da una bugia realmente vissuta. Billi, nata in Cina e cresciuta negli Stati Uniti, tornata a malincuore a Changchun, scopre che in famiglia tutti sanno che all'amata matriarca, Nai-Nai, restano solo poche settimane di vita, ma hanno deciso di tenere nascosta la verità alla diretta interessata: la stessa Nai-Nai. Per proteggere la sua serenità, si riuniscono con il festoso espediente di un matrimonio affrettato, richiamando membri della famiglia sparsi tra le nuove case all'estero. Avventurandosi in un campo minato di aspettative e convenevoli di famiglia, Billi scopre che, in realtà, ci sono molte cose da festeggiare: l'occasione di riscoprire il paese che ha lasciato da bambina, il meraviglioso spirito di sua nonna, e i legami che continuano a unire anche quando c'è molto di non detto.
Con la direzione della fotografia di Anna Franquesa Solano, le scenografie di Yong Ok Lee, i costumi di Athena Wang e le musiche di Alex Weston, The Farewell - Una bugia buona offre alla sceneggiatrice e regista Lulu Wang la possibilità di creare un'esperienza vitale e dinamica di vita familiare, un ricco universo a cui accediamo attraverso una premessa che, a prima vista, potrebbe sembrare comica. Al centro della storia c'è una domanda solo apparentemente semplice: è giusto nascondere la verità alle persone amate? Nel caso di Bill il suo mondo crolla quando le viene chiesto di dire una colossale bugia sulla morte imminente della sua amatissima nonna. Ma è proprio mentendo che scoprirà nuove e misteriose vie in cui le famiglie si raccontano la verità. Tutto inizia quando Bill, un’aspirante artista di New York che a stento conosce la Cina dove è nata, si unisce al viaggio dei suoi genitori e dei parenti venuti da ogni parte del mondo per rendere l'estremo saluto alla matriarca della famiglia. I dottori li hanno informati che a Nai-Nai (termine mandarino per indicare la nonna) restano solo pochi mesi di vita, la diretta interessata ignora però la sua sorte, e la famiglia si adopera affinché lei ne resti assolutamente all'oscuro. Invece di dirle come stanno le cose, fingono che vada tutto bene, e spiegano a Nai-Nai di essersi riuniti tutti non certo per dirle addio, ma per festeggiare un felice, sebbene alquanto repentino, matrimonio.
Per Bill, imbevuta di cultura e indipendenza americane, il piano contravviene sicuramente a ogni logica e probabilmente anche a ogni etica. Eppure eccola lasciare New York, nel peggiore dei momenti, spinta dal bisogno di vedere Nai-Nai un'ultima volta, ma impossibilitata a spiegarle la ragione della sua visita improvvisa. I maldestri tentativi di Bill di tener fede alla bugia, mentre naviga in un mare di differenze generazionali e culturali, creano momenti di comicità dal gusto secco e spumeggiante come lo champagne per il brindisi del matrimonio. Ma c'è anche una corrente più profonda che scorre sotto la superficie: perché l’espediente del viaggio di Bill ritrae ciò che le famiglie tengono celato e ciò che invece rivelano, ciò che la famiglia esige da ognuno, e ciò che ognuno, in cambio, ne riceve.
La Wang tratta il tema con un misto di leggerezza e gravità che rispecchia le emozioni che si provano in certe riunioni familiari a cui non si è sicuri di riuscire a sopravvivere, e che pure restano indimenticabili. Ha spiegato la regista: "Nei film sui segreti o le bugie di famiglia ricorre sempre il tema della grande catarsi che si prova nel momento in cui la verità è finalmente svelata. Con The Farewell - Una bugia buona volevo dimostrare l'esatto contrario. Il film non giudica nessuno e non giudica la decisione della famiglia di nascondere la verità alla matriarca. Nessuno fa la parte del cattivo in questa famiglia. Per me si tratta di una storia sui "linguaggi dell’amore", sui diversi modi culturali e individuali di esprimere l'amore e le tante incomprensioni che ne derivano, soprattutto all'interno delle famiglie di oggi che vivono a cavallo tra culture diverse. Ma le cose che comunichiamo nascono pur sempre dall'amore, e se questo amore non si esprime nel modo in cui vorremmo o ci aspettiamo di sentirlo non vuol dire che gli altri non ci vogliono bene. A volte le cose più importanti in una famiglia sono le cose non dette".
Il cast
A dirigere The Farewell - Una bugia buona è Lulu Wang, regista e sceneggiatrice di origine cinese al suo secondo film. Nata a Pechino, cresciuta a Miami e studentessa a Boston, la Wang ha alle spalle una carriera da pianista classica prima di decidere di dedicarsi al cinema. Il suo primo film, Posthumous, con Jack… Vedi tutto
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Commenti (11) vedi tutti
Carino. Tratta di un tema non banale
commento di Artemisia1593Inizio altamente noioso, al centro prende corpo e significato fino al termine. A tratti divertente e profondo. Interessante l'argomento, ma non basta, perchè lascia poco. Fastidioso l'elogio alla Cina, in quanto fatto a denti stretti, stando bene attenti a quel che si dice.
commento di GabryLedE' giusto o sbagliato dire a una persona che sta morendo? Questa pellicola toglie l'imbarazzo della decisione allo spettatore, dando la sua risposta, che ovviamente non è detto sia quella giusta. Noioso.
leggi la recensione completa di alfatocoferoloUn buon film sui sentimenti, meno invece nella descrizione della realtà cinese contemporanea come è ovvio se proviene da chi è vissuto ed ha studiato negli Stati Uniti e che nel film continua erroneamente a far chiamare America.
commento di bombo1Una commediola di stampo cinese adatta per questi momenti di coronavirus...adatta per tutta la famiglia.
commento di eziomagari non un capolavoro, ma con momenti di grande sensibilità. con belle riflessioni sulla morte, sul vivere da stranieri in terre lontane, sul vivere da cinesi in Cina, dove la mancanza di radici e riferimenti sarà il vero problema delle generazioni a venire, con le città che nel giro di un paio di decenni cambiano completamente faccia.
commento di giovenostaUna bella lezione di serenità che può aiutarci a vivere meglio.
leggi la recensione completa di laulillaTratto da una bugia vera.
leggi la recensione completa di champagne1Basato su una bugia vera il film di Lulu Wang è un film autentico. Una commedia originale dai toni sereni e delicati che tocca però un tema forte; cosa dire e se dirlo nei rapporti familiari in caso di malattia. La tematica è interessante sia perchè nascondere a volte vuol dire influire su quell'effetto placebo che cura tantissimo,
leggi la recensione completa di gaiartIl film della regista sino-americana Lulu Wang affronta con grande sensibilità il tema della perdita e dell'importanza di dirsi addio, l'importanza dei legami familiari e si interroga sul valore della sincerità, tratteggiando con intelligenza la tematica delle differenze culturali tra la sua patria di origine e quella di adozione.
leggi la recensione completa di port crosCon leggerezza di tocco e un senso dell'umorismo sottile, Wang si insinua in un bing bang culturale che sente proprio e lo fa come altro non potrebbe: osservando la discrepanza che c'è tra i codici che regolano la percezione stessa degli eventi, sorridendoci sopra ed evitando rigorosamente di giudicare.
leggi la recensione completa di pazuzu