Regia di Frank Capra vedi scheda film
Dickson, fondatore e presidente della Union National Bank, si scontra con il consiglio di amministrazione a motivo della propria larghezza nel concedere prestiti a clienti impossibilitati a fornire garanzie; intanto un cassiere infedele, in debito con un gangster, organizza una rapina alla banca e tenta anche di sedurgli la moglie per procurarsi un alibi. Sicuramente il film di Capra che anticipa più da vicino La vita è meravigliosa, dove verranno dislocati in due punti distinti i momenti clou della seconda parte: l’assalto dei correntisti alla banca pericolante per ritirare i loro soldi e l’arrivo dei piccoli risparmiatori che ne versano di tasca propria, riportando la fiducia. Ma soprattutto è il primo film interamente sceneggiato da Robert Riskin, quello in cui fa il suo ingresso nel cinema di Capra il personaggio del capitalista dal volto umano: viene giudicato un ingenuo idealista dai detrattori, ma in realtà opera secondo buon senso e nutre un’incrollabile fiducia nella sanità morale della gente comune. Il meccanismo è ancora un po’ elementare e il melodramma matrimoniale di contorno ha scarso interesse, ma la via è tracciata. Certo, fa un po’ impressione constatare che tutto, nel bene o nel male, ruota intorno al denaro.
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