FESTA DEL CINEMA DI ROMA 2019 - SELEZIONE UFFICIALE
Cosa accadde quella notte? Il confine tra ciò che si è scelto di fare, e ciò di cui si è divenuti succubi, è labile e quasi impenetrabile, specie se, come in questo caso, i ricordi e la lucidità dei momenti cruciali di un recente passato, non vengono in aiuto per chiarire il dubbio atroce che attanaglia la protagonista.
Una sedicenne si ritrova di prima mattina addormentata sul prato antistante la propria casa: zero ricordi, zero memoria che la riporti alla festa a cui ha preso parte.
Poi un video spunta sul cellulare, ed i particolari di una sera all'insegna di alcol e dello sballo, evidenziano particolari inquietanti e dubbi a proposito di una violenza sessuale, forse di gruppo, forse su iniziativa del bello della classe e suo amico, a cui la ragazza potrebbe essere andata incontro.
"Share", evoluzione di un corto della stessa autrice datato 2015, già dal titolo indaga sulla pericolosità e sconvenienza che certi materiali intimi e privati possano essere resi di dominio pubblico, e si sofferma sui crucci intimi e sulla crisi interiore che coglie Mandy, vittima almeno degli effetti alcolici di una festa andata oltre ogni limite, se non proprio di una barbarie di gruppo o singola di cui è stata vittima inconsapevole, dopo essere praticamente crollata a terra sotto gli effetti alcolici nefasti di un miscuglio di drinks inopportuno ed oltre misura.
Il film si sofferma in profondità sondando i dubbi cruciali, il disagio intimo, il senso di colpa lancinante, l'incredulità di poter essere stata lei prima degli altri, la causa del proprio male, e solo in seguito, eventualmente il frutto di un inganno da parte di persone fidate addentro ad un entourage scolastico che altrimenti pareva collaudato sino ad un livello di intimità, condiviso e coeso.
Pippa Bianco percorre con intensa introspezione le tappe drammatiche di una presa di coscienza che si sviluppa più che altro nell'intimo della ragazza, che con prudenza e pudore, preferisce prendere tempo piuttosto che lanciarsi in denunce o dichiarazioni pubbliche che possano ancor di più sconvolgere una serenità quotidiana che pareva una conquista consolidata negli anni, frutto di un adattamento al contesto sociale che pareva perfetto e perfettamente. Studiare la situazione nel proprio intimo, indagare attimi di incoscienza rimossi, piuttosto che esplicitare prese di posizione che inducono a comportamenti esterni che non possono che compremettere una situazione, anche a livello familiare, già pesantemente pregiudicata e scottante di implicazioni, morali e non solo.
Nel cast l'intensa protagonista, Rhianne Barreto, si affianca, tra gli altri, ad almeno un nome noto, quello del biondo ed efebico Charlie Plummer, bravo giovane attore già piuttosto noto che alterna con versatilità partecipazioni a produzioni indipendenti, così come a prodotti a budget più elevato.
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