Trama
Josephina, un'agente emergente che opera nel mondo dell'arte di Los Angeles, scopre centinaia di opere realizzate da un vecchio artista e abbandonate dopo la sua morte. Ignorando le istruzioni lasciate dall'uomo, comincia a far circolare i dipinti, attirando presto l'attenzione dei potenti che la circondano, dal capo Rhodora al critico Morf. Ricevendo consensi postumi, le opere risvegliano qualcosa di impercettibile e sinistro che minaccia di punire coloro che ne hanno approfittato.
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Recensioni
Un critico d'arte, una gallerista e la segretaria di quest'ultima sono coinvolti nella tardiva riabilitazione di un anziano e misconosciuto pittore morto in solitudine. Lo sfruttamento commerciale postumo delle opere del defunto però, contravviene espressamente alle sue ultime volontà testamentarie, scatenando una serie infausta di eventi da cui i tre protagonisti saranno… leggi tutto
3 recensioni sufficienti
Recensioni
Nel dorato ed esclusivo mondo dell'arte su tela casualmente entra in scena Vetril Dease, un pittore morto in miseria dopo una vita di stenti, i cui quadri vengono scoperti accidentalmente da Josephina (Zawe Ashton), all'interno di un appartamento dopo la morte del proprietario. Con il supporto del critico -e amante- Morf (Jake Gyllenhaal), i lavori di Dease diventano… leggi tutto
2 recensioni negative
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Commenti (5) vedi tutti
Una storia intrigante, che sarebbe stata un capolavoro nelle mani di un regista più visionario. Qui invece si predilige la satira sottile e la luminosità da documentario. Voto 6.
commento di ezzo24Nello squadernare in modo disorganico le vicende grottesche di questa satira feroce sulla vacuità delle virtù estetiche dell'arte contemporanea e sulla mercificazione dello spirito, l'impercettibile scivolamento verso i territori altrettanto illusori del thriller fantasmatico si concretizzano con la vendetta del più classico dei contrappassi.
leggi la recensione completa di maurizio73“Il giudizio andrebbe giudicato” (aka: “Chi controlla i controllori?”), ovvero: “All the Dease in L.A.” (con prologo a Miami).
leggi la recensione completa di mckLa maledizione di un pittore, scoperto post mortem, coinvolge l'ambiente altolocato di speculatori trafficanti d'arte. Un film manieristico ed elitario, diretto da un "autore" evidentemente super egocentrico e narcisista. Noioso e privo di trama, nonostante una regia inutilmente (ac)curata.
leggi la recensione completa di undyingProprio bruttino. Jake è ridicolo nella parte del gay/indeciso/effemminato/idiota (Nn ne fa una giusta), René sembra una statua di cera che ha preso un cazzotto in faccia (ma pensa di esser strafiga), Toni è fuori dal personaggio, nn le calza proprio (direi che è sottoToni). Tutto incredibilmente prevedibile, scontato e arrovellato su se stesso.
commento di Saleinzucca