Trama
La vera storia di Daniel Jones, colui che con le sue investigazioni ha portato alla luce quanto brutale, immorale e inefficace fosse il programma di detenzione e interrogatori messo a punto dalla Cia dopo gli attacchi terroristici dell'11 settembre 2001. Con la verità in gioco, Jones ha combattuto tenacemente per rendere pubblico ciò coloro che erano al potere cercavano di tenere nascosto.
Approfondimento
THE REPORT: LE TORTURE DELLA CIA DOPO L'11 SETTEMBRE
Diretto e sceneggiato da Scott Z. Burns, The Report si basa su eventi realmente accaduti per raccontare la vera storia di Daniel J. Jones, portaborse dai sani principi che viene incaricato dal suo capo, la senatrice Dianne Feinstein, di condurre un indagine sul Programma antiterrorismo di Detenzione e Interrogatori messo a punto dalla Cia all'indomani della tragedia dell'11 settembre. L'implacabile ricerca della verità porta Jones a scoperte esplosive che mostrano come la più importante agenzia di Intelligence al mondo si sia macchiata le mani con un'operato non sempre ligio alle regole: distruzione di prove, leggi non rispettate e metodi poco convenzionali saranno così portati alla luce e rivelati al grande pubblico americano, generando scalpore e scandalo.
Con la direzione della fotografia di Eigil Bryld, le scenografie di Ethan Tobman, i costumi di Susan Lyall e le musiche di David Wingo, The Report è stato così presentato dal regista in occasione della partecipazione al Sundance Film Festival 2019 prima e al Toronto Film Festival 2019 dopo: "Come Frank Serpico, Karen Silkwood ed Erin Brokovich prima di lui, Daniel D. Jones è qualcuno che scopre una brutta verità e deve decidere cosa, se rivelarla al mondo oppure no. Si ritrova così a divenire un improbabile eroe, costretto a opporsi al sistema: fa parte di quella categorie di persone che, seppur già dentro al sistema di potere, non riescono a tacere una volta che hanno aperto gli occhi su ciò che li circonda, persone che sono chiamate a compiere sacrifici in nome del bene collettivo. In The Report, a Daniel Jones viene affidato il compito di scoprire quali realtà raccapriccianti si celino dietro al programma della Cia voluto dall'amministrazione Bush dopo l'attacco alle Torri Gemelle. Dopo anni trascorsi nel chiuso di una stanza senza finestre, Jones scopre che in quel terribile giorno, oltre a crollare le Torri, c'è stato una sorta di collasso morale che ha coinvolto leader, capi e agenti della Cia, e che ha portato a un sistema di torture quotidiane e continue: tale sistema è stato poi giustificato dal fatto che gli avversari non erano né bianchi né discendenti europei. Abbiamo leggi e norme che dovrebbero regolare la nostra esistenza non quando la vita è facile ma quando siamo sconvolti dal terrore e dalla crudeltà: accade invece che vengano proprio disattese in quei momenti lasciando che a prendere il sopravvento siano rabbia e dolore. Il report consegnato da Jones mostra il lato oscuro dell'America sotto Bush e Cheney in oltre 6700 pagine. La verità, si sa, non è sempre ben accolta dalla Storia o dalla Politica e Jones stesso sapeva quanto il Governo americano avrebbe preferito tacere sulle torture piuttosto che confrontarsi con esse".
"Dopo aver scritto film su persone che mentono per vari motivi, volevo raccontare di un personaggio che si confronta con la menzogna da un altro punto di vista: non è infatti lui a mentire ma, come tutta la nazione, ne è semmai vittima. A influenzarmi in fase di scrittura sono stati i grandi thriller a sfondo politico degli anni Settanta come Tutti gli uomini del Presidente, I tre giorni del Condor e Perché un assassinio, tutti titoli che hanno provveduto a informarci su qualcosa che non conoscevamo bene. The Report non è solo la storia delle brutali politiche messe in atto dalla Cia e delle bugie raccontate: è soprattutto la storia di un servitore dello Stato che ha lavorato per anni per raccontare la verità al mondo intero. Finché al mondo esisterà gente come Daniel c'è ancora speranza per tutti noi".
Il cast
A dirigere The Report è Scott Z. Burns, regista, sceneggiatore e produttore statunitense. Nato nel Minnesota nel 1692, Burns è noto per aver scritto le sceneggiature di film come The Bourne Ultimatum. Il ritorno dello sciacallo, The Informant!, Contagion e Effetti collaterali. Laureato in Letteratura inglese nel… Vedi tutto
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Commenti (3) vedi tutti
Difficile riuscire a vedere questo film in una serata in cui si è stanchi, bisogna concentrarsi. I nomi, le situazioni, i flash, gli intrighi sono serrati. Tuttavia la sua atmosfera, la storia particolare, ne fanno un prodotto interessante e culturalmente arricchente.
commento di GabryLedse non ci si perde troppo nella logorrea (sono 2 ore che sembrano 4), l'opera di Burns illumina piuttosto dettagliatamente un'altra pagina nera della storia americana. non si capisce però se, da parte degli autori, l'enfasi finale del "never again" sia una certezza, una speranza o un sarcasmo.
commento di giovenostaFilm politico che rieccheggia lo stile del cinema americano anno settanta . Buon prodotto medio a volte troppo claustrofobico, ma complessivamente un film dignitoso che interessa e con una morale finale disturbante .
commento di claudio1959