Regia di Gurinder Chadha vedi scheda film
Blinded by the light è un film che parla di un sogno, di come realizzare questo sogno e soprattutto dell'importanza di un punto di riferimento, di una stella polare da seguire per intraprendere la strada che porta a questo sogno.
E il sogno in questione è quello di Sarfraz Manzoor che ha raccontato nel suo libro Greetings from Bury Park: Race, Religion and Rock N' Roll dichiaratamente dedicato all'album della sua stella polare Bruce Springsteen Greetings from Asbury Park, N.J.
Il protagonista è Javed un ragazzo di origine pakistana timido schiacciato da un padre fortemente tradizionalista, schiacciato dal razzismo che lo circonda e che gli sputa letteralmente in faccia il suo disprezzo, schiacciato dalla crisi economica che sta strozzando Luton e soprattutto schiacciato dal 1987 e dalla politica di Margaret Thatcher.
Javed cerca nella poesia il rifugio per convogliare il suo malessere, ma un giorno entra nella sua vita in maniera devastante il "Boss" Bruce Springsteen.
La sua musica, la forza imponente delle sue parole. Parole che la regista Gurinder Chadha imprime nei nostri occhi, che proietta sui muri che circondano il protagonista dandogli il coraggio di urlare al mondo tutta la sua rabbia repressa perché Bruce Springsteen è "La linea diretta con tutto ciò che è vero in questo mondo di merda".
Gurinder Chadha ritorna alle tematiche già trattate in Sognando Beckam ma dandogli un taglio decisamente più incisivo.
E' un film fortemente politico ma trattato con la leggerezza già vista in film simili come The Full Monty e Billy Elliot .
Le canzoni di Bruce Springsteen diventano una sorta di sceneggiatura che sembrano raccontare gli stati d'animo, la voglia di emergere e il processo di crescita del protagonista e dell'ambiente che lo circonda.
Born to Run che accompagna l'esplosione di gioia di Javed oppure Jungleland usata per la scena del pestaggio simbolo di un'Inghilterra xenofoba e fortemente fascista che rifiuta lo straniero.
Blinded by the light coinvolge e commuove lo spettatore e lo esalta se è un fan senza confini di Bruce Springsteen.
Onestamente ho pianto più volte durante la visione film soprattutto nell'intenso finale durante l'ultimo giorno di scuola perché come dice il Boss
"Non fa differenza ciò che gli altri dicono e non c'è nessuno che ami stare solo Tutti abbiamo un cuore affamato..."
Voto 7
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