Regia di Roman Polanski vedi scheda film
Polanski , 86 anni e continuare a stupire
Trascrizione cinematografica del famoso processo a un ufficiale francese Dreyfus) alla fine del 19° secolo condannato per altro tradimento praticamente senza prove solo perchè ebreo , diretta con maestria e mano leggera, sceneggiatura perfetta ed interpretazione da applausi. Il famoso "J accuse " , lettera di Emile Zola al presidente della repubblica francese pubblicata su " L'Aurore " con cui accusava diversi alti ufficiali di aver istruito e celebrato un processo farsa e nascosto le prove a carico del vero colpevole scatena la reazione e fa riaprire il caso anche se Zola viene condannato per diffamazione a 1 anno di prigione. Dopo il nuovo processo Dreyfus viene condannato ad una pena inferiore per la quale gli viene concessa la grazia e sarà solo nel 1907 che viene riconosciuto innocente e reinserito nell'esercito. Tutta la narrazione si svolge con ritmo, mai esagerato, e con lucidità .La ricostruzione di ogni fatto storico è fatta con particolare attenzione e realismo. Non do il massimo voto per qualche piccola pecca qua e là come aver tralasciato di citare la "Petizione degli intellettuali " firmata tra gli altri da Marcel Proust e Anatole France e pubblicata il giorno dopo al " J accuse ", sempre su "L'Aurore " di George Clemenceau e la pressione internazionale sulla Francia per il manifesto antisemitismo e l'ottuso militarismo.
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