Trama
Il 5 gennaio 1895 il capitano Alfred Dreyfus, un giovane soldato ebreo, viene accusato di essere una spia della Germania e condannato all'ergastolo sull'Isola del Diavolo. Tra i testimoni della sua umiliazione vi è Georges Picquart, che è promosso invece alla direzione dell'unità di controspionaggio militare che lo ha incastrato. Quando però scopre che informazioni segrete arrivano ancora ai tedeschi, Picquart viene trascinato in un pericoloso labirinto di inganni e corruzione che minaccia non solo il suo onore ma anche la sua stessa vita.
Approfondimento
L'UFFICIALE E LA SPIA: L'AFFARE DREYFUS
Diretto da Roman Polanski e sceneggiato dallo stesso con Robert Harris, L'ufficiale e la spia ripercorre le tappe dell'affare Dreyfus, che ha tenuto banco nella Francia di fine Ottocento. La storia ha inizio nel gennaio del 1985 quando, pochi mesi prima che i fratelli Lumière diano vita a quello che convenzionalmente chiamiamo Cinema, nel cortile dell'École Militaire di Parigi, Georges Picquart, un ufficiale dell'esercito francese, presenzia alla pubblica condanna e all'umiliante degradazione inflitta ad Alfred Dreyfus, un capitano ebreo, accusato di essere stato un informatore dei nemici tedeschi. Al disonore, segue l'esilio e la sentenza condanna il traditore a essere confinato sull'isola del Diavolo, nella Guyana francese, un atollo sperduto dove Dreyfus lenisce angoscia e solitudine scrivendo delle lettere accorate alla moglie lontana. Il caso sembra archiviato. Picquart guadagna la promozione a capo della Sezione di statistica, la stessa unità del controspionaggio militare che aveva montato le accuse contro Dreyfus. Ed è allora che si accorge che il passaggio di informazioni al nemico non si è ancora arrestato. E se Dreyfus fosse stato condannato ingiustamente? E se fosse la vittima di un piano ordito proprio da alcuni militari del controspionaggio? Questi interrogativi affollano la mente di Picquart, ormai determinato a scoprire la verità anche a costo di diventare un bersaglio o una figura scomoda per i suoi stessi superiori.
Con la direzione della fotografia di Pawel Edelman, le scenografie di Jean Rabasse, i costumi di Pascaline Chavanne e le musiche di Alexandre Desplat, L'ufficiale e la spia è stato così presentato dal regista in occasione della partecipazione in concorso al Festival di Venezia 2019: "L'ufficiale e la spia è basato sull'affaire Dreyfus, argomento cui penso da molti anni. In questo scandalo di vaste proporzioni, forse il più clamoroso del diciannovesimo secolo, si intrecciano l’errore giudiziario, il fallimento della giustizia e l’antisemitismo. Il caso Dreyfus divise la Francia per dodici anni, causando una vera e propria sollevazione in tutto il mondo, e rimane ancora oggi un simbolo dell’iniquità di cui sono capaci le autorità politiche, nel nome degli interessi nazionali".
Curiosità
CENNI SULL'AFFAIRE DREYFUS
L'affare Dreyfus è uno dei più clamorosi errori giudiziari della storia, avvenuto in Francia tra il 1894 e il 1906 e che vide protagonista il soldato ebreo francese Alfred Dreyfus, ingiustamente accusato di essere una spia e quindi processato per alto tradimento. Dreyfus sostenne fermamente la sua innocenza combattendo contro un'intera nazione. Il suo caso ebbe una notevole risonanza mediatica dividendo l'opinione pubblica del tempo, tra chi ne sosteneva l'innocenza e chi lo riteneva invece colpevole. Tra gli innocentisti si schierò Émile Zola, il quale scrisse un articolo in cui puntava il dito contro il clima di antisemitismo imperante nella Terza Repubblica francese. Tale intervento venne intitolato proprio J'accuse.
Polanski ha scritto la sceneggiatura insieme a Robert Harris, autore del romanzo da cui il lungometraggio è tratto, L'ufficiale e la spia, in Italia edito Mondadori. Da un altro romanzo di Harris il regista aveva già tratto nel 2010 il suo L'uomo nell'ombra.
Il cast
A dirigere L'ufficiale e la spia è Roman Polanski, regista, produttore, sceneggiatore e attore di origine polacca. Nato a Parigi nel 1933, è tornato con i genitori in Polonia nel 1936 ma l'invasione tedesca del 1939 lo ha costretto, come la maggior parte degli ebrei, a vivere nel ghetto di Cracovia. Fuggito e… Vedi tutto
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- Leone d'Argento - Gran Premio della Giuria al Festival di Venezia 2019
Commenti (29) vedi tutti
Non si discute il valore del contenuto, del messaggio, del regista e nemmeno la ricostruzione meticolosa della faccenda. Va detto che è un film per lo più di dialoghi che citano tanti nomi, luoghi e date... la mia soglia dell'attenzione è stata messa a dura prova e mi sono perso qualche pezzo. Verso il finale c'è un minimo di azione.
commento di MaurisurfUn film in cui si cura più la narrazione che l'impatto visivo / emozionale. Una storia che meritava di essere narrata. Lo stile quasi esclusivamente verboso la rende non troppo accattivante, soprattutto nella prima parte. 6
commento di fra_pagaInteressante la ricostruzione storica, molto valido... non è vero, sto mentendo. J'accuse questo film di Polanski: fallisce completamente dal punto di vista dell'intrattenimento, è noiosissimo, ultralento, vivace come un giorno di reclusione all'Isola del diavolo. Molto meglio vedersi un documentario sull'argomento. Voto 6, niente di più.
commento di genoanoUn film potente nella tecnica, nello stile e nelle interpretazioni.
leggi la recensione completa di Carlo CerutiFake news di Stato... per la quale ci sono voluti anni di martirio a carico di un innocente, prima di restituirgli, almeno in parte, la dignità. Film convincente e ben realizzato. 8,5
commento di BradyLe fake news esistevano già più di cent' anni fa ...
leggi la recensione completa di daniele64La ragion di stato, sempre uguale in tutte le epoche;la ricerca del capro espiatorio,la manipolazione dell'informazione,le connivenze tra i poteri,le masse ideologicamente manipolate,l'emarginazione etnico religiosa.A 85 anni fare un film così è da illuminati.Ottime ricostruzioni,meticolose;dialoghi e ricostruzione dei fatti sublimi.Ottimi attori.8
commento di stany11Ottimo film, anche la fotografia sebbene mi piacerebbe, almeno una volta, vedere colori naturali. Si segue benissimo la vicenda dall'inizio alla fine, nel dipanarsi dell'intrigo. Utile anche per capire quanto fossero profonde le radici antisemitiche. Curiosità: Polanski è visibile, con baffoni, fra il pubblico in piedi del concerto per pianoforte.
commento di faumesFilm bellissimo, costumi e ambientazione affascinanti, nel finale si capisce come non sempre le persone apprezzano ciò che viene fatto per loro... da vedere e rivedere
commento di PaolabibiNon capisco dove stia il capolavoro. Personalmente ho trovato il film noioso, con un antipatico e supponente protagonista.
commento di Artemisia1593Confezionato bene ma resa Filmica assai negativa quasi troppo patinata.voto.2.
commento di chribio1Bel film ma da Polanski mi aspettavo di più: avrei voluto emozionarmi, partecipare di più alle vicende, anche in amore c'è freddezza (colpa della Seigner?). Sul lato tecnico/registico mi è mancata qualche invenzione, qualche volo pindarico (colpa di Barbareschi produttorore?), come in altri suoi film che han reso Polanski grande regista!
commento di marco biL’ufficiale e la spia, titolo originale J’accuse, è un bel film di coproduzione franco-italiana del 2019, regista Roman Polanski, che ha come oggetto il cosiddetto “Affare Dreyfus”, un errore giudiziario che scosse l’Europa alla fine dell’ 800.
leggi la recensione completa di massimo45Questo film a budget ridotto sarebbe noioso se non fosse che la regia è di Polanski e che si tratta di una storia vera; pertanto il risultato è migliore delle aspettative. Voto: discreto.
commento di Yusaku87Bello il film e bello scoprire come era l'Europa un secolo fa.
leggi la recensione completa di tobanisPolanski... Che devo dire. Questo è il suo colpo di coda finale. Già che avesse avuto abbastanza problemi durante la sua carriera.
leggi la recensione completa di Utente rimosso (VictorAoki)Una bella virata al film classico e da non perdere.
commento di ezioLeggo recensioni positive di un bel film che meriterebbe una seconda visione.Voto..oltre 8.
commento di blualberto1966Thriller basato su un fatto storico.. interessante per la storia, ottima ricostruzione ..grazie alla regia sceneggiatura e interpretazione.. da vedere assolutamente..voto 8
commento di nicelady55Polanski , 86 anni e continuare a stupire
leggi la recensione completa di lusal43"-Quindi dovrei portarmi questo segreto nella tomba?" "-E' l'essenza della nostra mansione"
commento di Infinity94In concorso a Venezia 76, giunge in Italia una magnifica lezione di cinema e di Storia: J'accuse, film fervido e realistico, coinvolgente e necessario, scuote le coscienze di noi spettatori interrogandoci sui principi morali della nostra epoca. A conti fatti, risulta essere il miglior film di Polanski degli ultimi 15 anni. Voto 8,5
leggi la recensione completa di rickdeckardPolanski confeziona un magistrale thriller storico, avvince con stile rigoroso e porta avanti la sua denuncia dell'antisemitismo evitando la retorica e concentrandosi piuttosto sui fatti della contro-indagine. Al rigore della ricostruzione, abbina la bellezza e la cura meticolosa della messinscena nel ricreare un affresco smagliante dell’epoca.
leggi la recensione completa di port crosLe trame labirintiche hanno da sempre affascinato Roman Polansky, che riprendendo la vicenda storica "dell'affare Dreyfus" si interroga sugli scenari nascosti della storia, quelli che architettano l'impunità dei forti e l'ingiustizia sui deboli. Come spesso è accaduto nei suoi film, portare alla luce significa mostrare tutta la faccia del male.
commento di Peppe ComuneUn ottimo film "classico" di cui sentivo davvero il bisogno. Specialmente in questi tempi in cui la xenofobia da strisciante è diventata ostentata e spacciare la vox populi per vox Dei è la forma più sicura di ottenere consenso. "L'ufficiale e la spia", un film "medicinale": voto 8+.
commento di andenkoQuesto film, tra i più grandi film politici di Polanski, era da Leone d’oro: il pubblico attentissimo, silenzioso e commosso, che ha affollato le sale torinesi in questi giorni, lo ha capito benissimo.
leggi la recensione completa di laulillaDavvero un gran bel film, magistralmente recitato dagli attori.
commento di Falco00“…con un pizzico di diabolicità Polanski instilla in noi il dubbio che tutta una serie di accuse, come accade nel caso Dreyfus, sia stata costruita ad arte per schiacciare un innocente e sembra quasi chieda un ruolo agli intellettuali, che siano come Zola, i guardiani della verità…”
leggi la recensione completa di robertoleoniTra il 1894 e il 1906 si dipanò in Francia una vicenda giudiziaria, l'affaire Dreyfus, che oggi è storia e Polanski tratta con la nota e appassionata acribia documentaria, rendendola avvincente come un thriller, denso di suspense e colpi di scena, attacchi alla persona fino all’agguato, al duello, al delitto.
leggi la recensione completa di yume