L'educazione sentimentale del giovane parigino Alexandre diviso tra due ragazze: Veronika, infermiera in un ospedale, e Marie, proprietaria di una piccola boutique. Vagabondaggi, notti insonni, passeggiate nel Quartiere Latino, conversazioni tra il filosofico e il banale nei caffé, tenerezze e angosce nella stanza da letto...
Note
Jean Eustache, promessa del cinema francese morto suicida nel 1981, tirò con questo film il tipico sasso nello stagno. Perché scorse nella sua generazione quel barlume di disillusione e disimpegno che la porto a vivere allo sbando la fine della Contestazione. Cinematograficamente potente.
Estenuante film tardo-bohémienne perlopiù travisato dalla critica, ad esempio equivocando la confusione concettuale dell’autore con quella ideologica del protagonista o lodando come femminista il maschilismo di donne brille intente a mantenere e disputarsi l'uomo-oggetto per il bell'aspetto, le qualità amatorie, la buffa prosopopea. 7.5, ça suffit.
è un film stupendo, per come descrive i casi della vita con grande profondità e al tempo stesso ironia, quasi sarcasmo. E' un film di parole ma anche di immagini, parigi in b/n cattura.
Alexandre (Jean-Pierre Lèaud) è un dandy parigino che passa il suo tempo al "Deux Magots" di Saint Germain de Près, legge Proust e sorseggia whiski. Vive nell'appartamento di Marie (Bernadette Lafont), una donna più grande di lui a cui è molto legato affettivamente. E' ancora innamorato di Gilberte (Isabelle Weingarten), una studentessa che lo lascia per… leggi tutto
Portato a termine con successo l’evento dedicato alla riedizione di Akira che ha portato nelle casse di Nexo Digital 245.000 euro (mentre scriviamo il film è ancora disponibile in circa 46 sale sul…
FESTIVAL DI CANNES 75 - FUORI CONCORSO
Madre e puttana sono le due figure femminili solo apparentemente antitetiche che finiscono per divenire il riferimento di vita, oltre che il materiale sostentamento fisico, psicologico e sessuale, per lo sfaccendato parigino Alexandre (Jean Pierre Léaud), nullafacente con velleità di scrittore che trascorre le sue giornate tra un bar del…
Un ottimo film dove la complessità è il vero valore aggiunto ad ingredienti già di per sè interessanti,incentrato sull'arte del dialogo (gli unici sfondi musicali sono dati dai dischi che i protagonisti fanno di tanto in tanto girare) e sulla destrutturazione di quanto costruito in tema di sessualità e rapporti di coppia nei freschi refoli del '68. Il riflusso…
Quando pensiamo alla Nouvelle Vague la nostra mente ritorna automaticamente ai suoi due registi feticci:Godard e Truffaut.
Ma il vero(e forse unico)capolavoro di questa corrente cinematografica porta la firma del quasi sconosciuto Jean Eustache.
Ci vuole un'immenso talento per rendere interessante un tema tutto sommato poco interessante come puo essere un mènage à trois e bisogna…
Mancanti:
- Day & Night (2010)
- La commune (Paris, 1871) (2000)
- A Close Shave (1995)
- Marketa Lazarová (1967)
- Kiga Kaikyô (1965)
[lavori in corso]
La Union Jack sventola sull'undicesima tappa col terzetto Lean-Leigh-Loach più il britannico ad honorem Richard Lester, nato negli Stati Uniti ma emigrato nel posto giusto al momento più giusto: Londra…
Il piacere di un film fantasma. Non esiste in dvd, non passa mai in televisione, la copia su YouTube è stata ritirata, quando uscì fu visto in tutto da 350000 francesi, e certo non molti spettatori in più nel resto del mondo. Eppure, è un imperdibile affresco sulla Parigi post-68 e sul ripiegamento su se stessi subentrato alle lotte collettive dei tardi anni sessanta.…
Voto 10/10 Geniale ma impegnativo. Jean Eustache raccoglie l’eredità della Nouvelle Vague per comporre un disincantato ritratto di un dandy parigino che non riesce a scegliere fra diverse opzioni sentimentali e risente in negativo del crollo degli ideali che avevano infiammato il Maggio sessantottino nella capitale francese. Alexandre ha circa trent’anni, non ha un lavoro e…
Mi è apparso a destra lo spazio "i tuoi magnifici sette", ho pensato a sette film che forse dicono qualcosa sui miei gusti; i primi sette che mi sono venuti in mente, lista un po' impulsiva, un po': questi sette mi…
Lo considero un film importantissimo e necessariamente molto lungo. E’ il primo bilancio quasi a caldo della rivoluzione psicologica e culturale (non politica) che aveva visto come protagonisti i giovani del ’68 in Europa e negli Stati Uniti. E’ un sublime canto del cigno della “Nouvelle Vague”, una gloriosa conclusione quasi fuori tempo massimo. E’ forse la più grande…
Alexandre (Jean-Pierre Lèaud) è un dandy parigino che passa il suo tempo al "Deux Magots" di Saint Germain de Près, legge Proust e sorseggia whiski. Vive nell'appartamento di Marie (Bernadette Lafont), una donna più grande di lui a cui è molto legato affettivamente. E' ancora innamorato di Gilberte (Isabelle Weingarten), una studentessa che lo lascia per…
Quando il manifesto dell'amour fou si fonde al nichilismo nietzschista, alla poesia decadentista rimbaudiana... quando il nero della notte si fonde alla luce del giorno, quando una bionda ed una mora fanno l'amore con un uomo in comune. Poesia, filosofia, rottura totale dello spaziotempo, il macrocosmo delle emozioni si tramuta in un microcosmo, nel quale solo 3 anime condividono il male ed il…
Un vero viaggio, una sorta di esperienza. Certo è lungo ma se ti avvolge non te ne rendi neppure più conto. Passare dall'affabulazione sfrenata di un dandy/viveur al monologo finale in cui c'è tutta la disperazione umana nell'unico film di una vita. Un film di una forza smisurata. Cercatelo o implorate Ghezzi di ritrasmetterlo.
Non ci sono nick associati al tuo profilo Facebook, ma c'è un nick con lo stesso indirizzo email: abbiamo mandato un memo con i dati per fare login. Puoi collegare il tuo nick FilmTv.it col profilo Facebook dalla tua home page personale.
Non ci sono nick associati al tuo profilo Facebook? Vuoi registrarti ora? Ci vorranno pochi istanti. Ok
Commenti (5) vedi tutti
Da terminare!!! 2
commento di BradyMi sono perso in uno stravagante Vortice di Conversazioni,un pò di Sesso e uno che spesso aveva gli Occhiali alla John Lennon.voto.1.
commento di chribio1Estenuante film tardo-bohémienne perlopiù travisato dalla critica, ad esempio equivocando la confusione concettuale dell’autore con quella ideologica del protagonista o lodando come femminista il maschilismo di donne brille intente a mantenere e disputarsi l'uomo-oggetto per il bell'aspetto, le qualità amatorie, la buffa prosopopea. 7.5, ça suffit.
commento di Inside manUn film fantasma, bellissimo e introvabile
leggi la recensione completa di Springwindè un film stupendo, per come descrive i casi della vita con grande profondità e al tempo stesso ironia, quasi sarcasmo. E' un film di parole ma anche di immagini, parigi in b/n cattura.
commento di filstooge