Regia di Peter Cattaneo vedi scheda film
Peter Cattaneo è tornato alla regia dopo una decina di anni con questo "Military wives" presentato alla festa del cinema di Roma, che segue le vicende di un gruppo di mogli di soldati britannici in missione in Afghanistan che formano un coro che sarà invitato alla Royal Albert Hall di Londra, tempio della musica inglese. È un film che unisce divertimento e commozione, spasso e riflessione con una formula calcolata, con buone qualità di confezione e una partecipazione entusiastica del cast femminile. La sceneggiatura è scritta da due donne e si sente nel modo in cui sono sviluppate le trame parallele, che conducono ad un finale liberatorio, ma alla fine dei conti resta un "feel-good movie" nella linea di Rocky a cui Cattaneo tributa un omaggio sincero, un film che vuole sollevare lo spirito e il morale del pubblico anche se rischia continuamente di apparire scontato e prevedibile. Purtroppo questo genere è stato talmente sfruttato in passato che proporre qualcosa di originale diventa obiettivamente difficile, anche se Cattaneo sa manovrare le attese con un mestiere furbetto ma tutto sommato efficace. Kristin Scott Thomas ci mette il suo impegno e la sua sincera dedizione alla causa e batte ai punti la co-protagonista Sharon Horgan, da noi ancora poco nota; fra i caratteristi si ricorda soprattutto Greg Wise che interpreta il simpatico e comprensivo marito soldato della Scott Thomas. L'accoglienza a Roma non è stata delle più favorevoli ma il film non merita di essere cestinato, è un entertainment popolare ma che ha ancora qualcosa da raccontare, qualche emozione da trasmettere, qualche scena da poter ricordare. Forse sono un po' generoso ma gli assegno la sufficienza perché mi ha messo di buon umore e in certi frangenti mi ha anche abbastanza coinvolto.
Voto 6/10
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