Regia di Rachel Griffiths vedi scheda film
Debutto alla regia in un lungometraggio di Rachel Griffiths, attrice di punta australiana candidata all'oscar nel 1999 come migliore attrice non protagonista (al fianco di Naomi Watts in Hilary e Jackie), vincitrice del golden globe nel 2002 come migliore attrice non protagonista in una serie televisiva nonché tre ulteriori volte candidata ai golden globe per le interpretazioni nelle serie Six Feet Under e Brothers & Sister e vincitrice di numerosi premi secondari soprattutto in patria. I più se la ricorderanno nei panni della madre di Johnny Depp in Blow (2001) o nel film La Battaglia di Hacksaw Ridge (2016) di Mel Gibson.
Ride Like a Girl, o più semplicemente La Campionessa, è la versione femminile del film The Cup - In Corsa per la Vittoria ,uscito nel 2011 sempre in Australia. Entrambi i film sono incentrati sulle travagliate vicende familiari di due famiglie di fantini australiani che intrecciano le loro sorti con la principale corsa ippica australiana: la Melbourne Cup. La Griffiths non fa altro che attingere dalla realtà e volgere in quote rosa la storia di Damien Oliver (citato nel film), plasmando un film piuttosto convenzionale che mostra poco di innovativo e che sembra esser stato scritto da un qualcuno non troppo vicino all'ambiente ippico. Le vicende relative all'ostracismo verso una ragazza in un ambiente a prevalente trazione maschile non sono troppo sviluppate, pur se abbozzate. Inoltre, se in The Cup vi era una maggiore cura nella rappresentazione di fantini, allenatori e proprietari veri, qua la cosa sfuma (anche se si vede la giubba Abdullah) con atteggiamenti fanciulleschi della protagonista. Comuni a entrambi i film sono le tragedie e le cadute mortali che colpisono le persone più vicine alla protagonista e una regia alquanto brillante che proietta lo spettatore in mezzo ai cavalli.
Sam Neill, pur se invecchiato, è un valore aggiunto, sebbene il film non riesca a spiccare tra i tanti emuli figli dei vari Gran Premio - National Velvet (1944) e Champions (1984). L'epilogo, come nel film turco Bold Pilot (2018) e nel citato The Cup, viene costellato di foto e di video relativi alla vera fantina protagonista della storia, Michelle Payne, e al suo trionfo nella Melbourne Cup del 2015 in sella a Prince of Penzance.
Molto meglio di questo film è il recente Dream Horse interpretato da quella Toni Collette che ricordiamo al fianco di Rachel Griffiths in Le Nozze di Muriel (1994). Film, tra l'altro, che riprende da questo la parte che vede il paesino di provenienza della protagonista che si ammassa in sala scommesse per scommettere su un cavallo dato a 100 a 1. Nonostante ciò, La Campionessa ha strappato numerose nomination nel circuito della critica cinematografica australiana quale miglior film, migliore attore non protagonista (Sam Neill), migliore attrice protagonista (la carina ma un un po' troppo fanciullesca Teresa Palmer), migliore sceneggiatura (che ripeto essere mediocre e senza guizzi tecnici) e migliore colonna sonora. Un interesse generale in patria poi non riscontrato all'estero. Solo per gli appassionati di film in ambiente ippico.
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