Trama
Mike Banning, agente dei Servizi Segreti, è accusato di aver preso parte al tentativo di assassinio del Presidente degli Stati Uniti. Ricercato dalla sua stessa agenzia e dall'Fbi, Banning è costretto a una corsa contro il tempo per difendere la sua reputazione e scoprire la vera minaccia terroristica dietro agli eventi.
Approfondimento
ATTACCO AL POTERE 3: LA TERZA VOLTA DELL'AGENTE BANNING
Diretto da Ric Roman Waugh e sceneggiato dallo stesso con Robert Mark Kamen e Matt Cook, Attacco al potere 3 porta sullo schermo per la terza volta il personaggio di Mike Banning, agente dei servizi segreti che, in seguito a un tentativo di assassinio al presidente degli Stati Uniti Allan Trumbull, viene ingiustamente accusato e preso in custodia. Riuscito a scappare, Banning diviene un fuggitivo in piena regola ed è costretto sia a eludere la propria agenzia che gi dà la caccia sia a superare in astuzia l'FBI per trovare chi ha realmente minacciato la vita del presidente. Nel disperato tentativo di scoprire la verità, si rivolgerà a improbabili alleati per proclamare la sua innocenza agli occhi di tutti, proteggere la propria famiglia dalle conseguenze e salvare la nazione da un imminente pericolo.
Con la direzione della fotografia di Jules O'Loughlin, le scenografie di Russell De Rozario, i costumi di Stephanie Collie e le musiche di David Buckley, Attacco al potere 3 è dunque un thriller a base di adrenalina e azione in cui il destino degli Stati Uniti è nelle mani dell'uomo che, paradossalmente, è accusato di aver tentato di uccidere il presidente. Nel tentativo di provare la sua non colpevolezza e proteggere coloro a cui tiene veramente, Banning sarà chiamato a esplorare il percorso che lo ha portato a diventare l'uomo che è. Ha specificato il regista per la prima volta alle prese con la saga di Banning (i precedenti due capitoli, Attacco al potere e Attacco al potere 2, sono stati diretti rispettivamente da Antoine Fuqua e Babak Najafi): "Non ho mai pensato ad Attacco al potere 3 come a un sequel. L'ho sempre visto come un nuovo capitolo di un franchise che può reggersi sulle proprie gambe: chiunque può vedere e capire il film senza aver necessariamente conoscenza dei capitoli precedenti. I fan ritroveranno il loro Banning mentre chi si avvicina per la prima volta alla saga avrà davanti un eroe che, passato dall'attacco alla difesa, da orgoglioso guerriero diviene un fuggitivo, scoprendo un personaggio come pochi altri che sopravvive in una situazione straordinaria con tutto il mondo contro. Ci si rende inoltre conto che ogni eroe è un uomo pieno di contrasti, sia sul piano privato (si scopre la figura di suo padre) sia sul piano professionale, dove dietro a ogni angolo si possono celare rammarichi e frustrazioni. Abbiamo visto come sia capace di tutto: in Attacco al potere ha salvato la famiglia presidenziale da un rapimento mentre in Attacco al potere 2 ha evitato che il presidente Asher perisse in un attentato terroristico a Londra. In Attacco al potere 3, invece, metterà in discussione il suo lavoro e l'agenzia per cui presta servizio, confrontandosi con le conseguenze dello stress post traumatico che, rendendo quasi dipendenti dalla guerra e dal desiderio di combattere, ha inevitabilmente rovinato più di un'esistenza".
Il cast
A dirigere Attacco al potere 3 è Ric Roman Waugh, regista, sceneggiatore e produttore statunitense. Classe 1968, Waugh ha esordito alla regia con The Specialist nel 2001, a cui ha fatto seguito sette anni dopo Felon - Il colpevole, un dramma ambientato in una prigione. Cinque anni dopo ha poi diretto Snitch -… Vedi tutto
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Commenti (6) vedi tutti
Terzo capitolo della serie: non orrendo come il secondo, ma niente di che.
leggi la recensione completa di tobanisTerzo capitolo ripetitivo, violento e poco spettacolare, che finisce per annoiare nelle sue due ore di sparatorie convulse e personaggi privi di spessore. Sprecato l'inserimento di Nick Nolte che avrebbe potuto almeno aggiungere quel pizzico di ironia per alleggerire la trama militaresca che si prende troppo sul serio.
commento di Fanny SallyImbarazzante. Non riesco a trovare altra definizione. Amo i film d'azione e spesso chiudo un occhio davanti a limiti, ingenuità e banalità, ma qui siamo nel ridicolo puro. I primi due della serie erano a stento sufficienti, ma comunque guardabili. Questo è un filmaccio da sala parrocchiale. Voto zero meno-meno.
commento di toni60ma che fenomeni sti americani !!!! hanno in solo difetto questi sbruffoni : SONO RIDICOLI
commento di angelopanzacchiGerard Butler cambia presidente USA da salvare (non più il giovanile e belloccio Aaron Eckhart dei primi due film, ma il "vecchio saggio" Morgan Freeman), raddoppia il partner (anche un Nick Nolte che, per l'occasione, rispolvera il suo barbone alla Su e giù per Beverly Hills e alla Hulk) facendo strage di chi gli si para davanti.
leggi la recensione completa di Marco PoggiBELLISSIMO COME I PRECEDENTI
commento di Dumbo1963