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Sorry We Missed You

Regia di Ken Loach vedi scheda film

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La recensione su Sorry We Missed You

di gaiart
7 stelle

Un film commovente, reale, devastante, autentico, drammatico, insofferente alla società odierna, alle sue ingiustizie, ai suoi contratti capestro e al nuovo schiavismo imperante, dove i piccoli medi lavoratori claudicano e si rovinano tra stipendi da fame, perdita di sonno, mancanza di condivisione di vita in famiglia e altri dolori e danni irrepar

Un film commovente, reale, devastante, autentico, drammatico, insofferente alla società odierna, alle sue ingiustizie, ai suoi contratti capestro e al nuovo schiavismo imperante, dove i piccoli medi lavoratori claudicano e si rovinano tra stipendi da fame, perdita di sonno, mancanza di condivisione di vita in famiglia e altri dolori e danni irreparabili.

Sorry, we missed you è la frase che i trasportatori in Inghilterra appicciccano alle porte quando, consegnando la merce, non trovano nessuno in casa.

 

Da li lo spunto nel titolo di questo film intelligente e savio, giusto, equilibrato nel delineare le pressioni a cui si è sottoposti tutti nel mondo del lavoro, sempre sottopagato, nonostante competenze e dedizione, amore per quello che si fa e per come lo si fa, quando spesso non c'è nessun altro disposto a farlo. Come guidare un furgone per ore o salvare anziani dalla loro instabilità psicologica, fisica, verso il naturale declino che conduce alla morte per portare a casa la pagnotta.

 

Il film illumina bene come siano squilibrate  e ingiuste le nostre società odierne, non solo verso i giovanissimi che vivono come spettri fagocitati da videogames o play station, mancando loro la presenza e l'affetto dei genitori, costretti a turni lavorativi devastanti e una volta a casa troppo distrutti per dare loro attenzione.

Ma anche degli adulti che si devastano per raccimolare il necessario per sopravvivere a vite sempre più care, per far studiare, vestire i figli, anche solo nelle cose basiche.

E infine nella vita sola e triste degli anziani, per lo più abbandonati a se stessi, che devono ricorrere ad aiuti esterni alla famiglia perchè nemmeno i parenti hanno tempo, denaro, voglia o possibilità di seguirli o curarli. Tutte le tre le generazioni soffrono seppur in modi e dinamiche diverse.

Nel passato le famiglie allargate, patriarcali contadine con 8 figli, i nonni, gli zii, tutti assieme in una grande casa, riuscivano a trovare una sinergia, una disponibilità e un'attenzione verso ciascun membro della famiglia che non si sentiva così solo, abbandonanto e vuoto. Forse si stava meglio quando si stava peggio e di sicuro questo potente film, valido dal punto di vista sociale e anche politico è un grande, aperto manifesto di quanto insane siano i nostri cambiamenti verso un progresso  anche tecnologico che diviene, a guardarlo bene, involuzione, solitudine e malattia.

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