Regia di Ingmar Bergman vedi scheda film
Spiazzante lavoro dell'ultimo Bergman, quello legato ai ricordi d'infanzia (non a caso il film è ambientato negli anni '20 del 1900) e costantemente reverente verso teatro e cinema. Spiazzante perchè le idee ci sono, ma pare che manchi la fantasia, l'ingegno, il ritmo che fanno la differenza fra un lavoro comune o addirittura banale ed un lavoro medio di Bergman. L'impostazione teatrale del film (si svolge quasi interamente in tre stanze, una per volta) è già di per sè un forte limite. Che dire? Non mi ha convinto.
Un inventore folle ha ideato un congegno che permette di associare un sonoro realizzato in diretta alle immagini della pellicola; allestisce una rappresentazione del suo film (un dramma su Schubert) ed invita parenti ed amici. Un disguido tecnico fa in modo che la pellicola bruci e l'inventore e gli attori del film sono costretti a recitare direttamente la storia.
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