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Port Authority

Regia di Danielle Lessovitz vedi scheda film

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La recensione su Port Authority

di port cros
6 stelle

Trattando la tematica in modo non del tutto innovativo, ma comunque sensibile, forse "Port Authority" non sarà la più elegante ed appassionante queer romance che il pubblico vedrà quest'anno, ma tuttavia è spinto da un paio di performance convincenti, e cattura in maniera accattivante lo spirito e l'energia del vibrante mondo del ‘kiki ballroom’.

72 FESTIVAL DI CANNES 2019

UN CERTAIN REGARD

Paul (Fionn Whitehead), un ventenne della provincia americana, si trova catapultato a New York, spaesato e privo di punti di riferimento, dopo essere stato scaricato dalla sorella da cui progettava di farsi ospitare. Paul viene salvato dalla violenza della strada e trova un approdo in una comunità borderline capeggiata dal carismatico Lee, che lo coinvolge nella loro discutibile attività di “traslocatori”, che nella pratica si riduce a ricattare inquilini morosi appartenenti a fasce sociali disagiate.

Paul, a partire dal dormitorio dove passa le notti, vine colpito e segue la scia glitter di un giovane estroso, che lo conduce ad imbattersi in una compagnia di  ‘kiki ballroom’, sottoculturaqueer, formata esclusivamente da persone di colore, dedite all'espressione della propria identità e personalità tramite il ballo, forma d'arte da essi stessi descritta come un modo di riprendersi e reclamare lo spazio negatogli dalla società. Lì conosce Wye, affascinante ragazza che dapprima egli non si accorge essere transgender (aspetto questo che finisce per risultare poco verosimile, avendo la regista scelto un'attrice trans, Leyna Bloom, nel ruolo della protagonista).

 

Leyna Bloom, Fionn Whitehead

Port Authority (2019): Leyna Bloom, Fionn Whitehead

 

Mentre il rapporto con Wye inaspettatamente cresce e si solidifica, Paul si trova ad affrontare la difficile coesistenza fra i diversi mondi che abita e tra cui si trova sospeso, quella degli amici un po’ buzzurri ed a tratti omofobi che gravitano intorno a Lee ed il mondo nero o latino e queer dell'amata, apparentemente alieno da tutto cioè che egli incarna, sia dal punto di vista etnico che dell'identità di genere, e soprattutto delle esperienze di vita, un universo a sé stante in cui avrà non poche difficoltà ad inserirsi.

Trattando la tematica in modo non del tutto innovativo, ma comunque sensibile, forse "Port Authority" non sarà la più elegante ed apassionante queer romance che il pubblico vedrà quest'anno, ma tuttavia è spinto da un paio di performance convincenti, e cattura in maniera accattivante lo spirito e l'energia del vibrante mondo del kiki ballroom

 

 

 

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