Regia di Jon Favreau vedi scheda film
Operazioni svilenti che mirano solamente agli incassi senza un minimo di artisticità. Certo, l'estetica è sbalorditiva ma il foto realismo in animazione, se animazione si può chiamare, uccide l'immagine. Non esiste il disegno, la matita, la mano (concezione dello scorso secolo, a cui io appartengo e quindi difendo: nessuno mai potrà farmi cambiare idea che il mouse e il pc, oggi, siano animazione).
Aggiungiamo che il film è una copia carbone ( a parte le espressioni, qui inesistenti) dell'originale del 1994 e abbiamo il quadro completo.
Peraltro oggi non ricorda quasi nessuno la polemica che circondò la pellicola animata alla sua uscita, accusata di aver copiato il manga (e serie tv) di Osamu Tezuka, ovvero Kimba il leone bianco. Alcuni all'interno della Disney dichiararono - Kimba? Mai sentito! - altri sostenevano di tenere le pagine del manga appese nello studio! Effettivamente alcune somiglianze ci sono ma sono due opere differenti. (Diciamo anche che la Disney ci riprovò per Atlantis, a trovare l'ispirazione con Nadia e il mistero della pietra azzurra, ed anche lì non lo ammisero mai). Per risposta i giapponesi realizzarono tre anni più tardi un mega kolossal: Kimba, la leggenda del leone bianco.
Andate a guardare quello, magari leggendo prima il manga e magari dopo una ripassatina al Re leone del 94 e lasciate perdere questo.
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