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Donne in attesa

Regia di Ingmar Bergman vedi scheda film

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Questo testo contiene anticipazioni sulla trama.

La recensione su Donne in attesa

di ethan
7 stelle

Quattro donne, Annette (Aino Taube), Rachel (Anita Bjork), Marta (Maj-Britt Nilsson) e Karin (Eva Dahlbeck), riunite attorno ad un tavolo in una casa sulla riva di un lago, aspettano il ritorno dei rispettivi mariti, i fratelli Lobelius; dietro di loro, su un divano sta in disparte ad ascoltarle Mary (Gerd Andersson), sorella di Marta e ragazza di Henrik (Bjorn Bjelfvenstam), anch'egli un Lobelius. Nell'attesa ognuna di esse analizza il proprio matrimonio.

'Donne in attesa', a livello tematico, si stacca parzialmente dai film precedenti poiché lascia da parte la classica coppia di giovani per parlare invece di rapporti tra persone di età più matura e già coniugate - introducendo il tema del numero quattro, che vedremi ricorrerà nella filmografia bergmaniana a venire - tutte alle prese con le loro piccole o grandi crisi.

Opera - premessa e chiusa a parte - quadripartita quindi, che parte dalla storia di Annette, la più anziana, che liquida in modo laconico, con poche parole, il fallimento del suo legame. Tocca ora a Rachel narrare la sua storia, che rischiò di sfociare in tragedia, con il marito che, causa il tradimento della donna con il giovane Kaj (Jarl Kulle), minacciò il suicidio, per poi rientrare dal proposito convinto dal fratello maggiore. Il terzo episodio ha per protagonista Marta e, in disparte, Martin (Birger Malmsten) ed è di gran lunga il migliore: pochi ed essenziali dialoghi, un dosato mix di immagini e musica, una parentesi onirica (anticipatrice delle tante future) bastano per riassumere la storia tra i due, anch'essa segnata da saliscendi emotivi. Si giunge così al racconto, intinto nella commedia, di Karin e consorte (Gunnar Bjornstrand), che, chiusi in un ascensore guasto, si rinfacciano divertiti i reciproci tradimenti. Finalmente gli uomini tornano ma Mary e Henrik decidono di partire, schifati dai racconti ascoltati, basati tutti sui compromessi e non, come giurano loro a vicenda, sull'amore.

'Donne in attesa' è un lavoro intrigante e più leggero della media dei film girati da Bergman a quel tempo ma, al contempo, un'opera, proprio per la sua struttura episodica, frammentaria e diseguale, con un primo episodio appena accennato, un secondo irrisolto, un terzo, come detto, splendido ed un quarto che ha più la valenza di smorzare tutta la tensione accumulata prima.

Come sempre straordinario il coro di interpreti, con la terza ed ultima volta della sempre brava Maj-Britt Nilsson e la prima volta per Eva Dahlbeck e Jarl Kulle.

Voto: 7. 

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