Regia di Andrea Porporati vedi scheda film
Anna e Roberto sono una coppia marchigiana con due figli; la loro routine viene spezzata alla notizia che una cugina siciliana di Roberto, madre di tre bambini, è stata uccisa dal marito. La coppia decide così di adottare i piccoli.
L’intento è giusto – ricordare le vittime della violenza domestica mettendo in scena, con debiti rimaneggiamenti di sceneggiatura, la tragica storia di Marianna Manduca, uccisa dal marito nel 2007 – ma il risultato è decisamente modesto: I nostri figli è un lavoro di chiara impronta televisiva e nella forma e nei contenuti, con tutto quanto ne consegue. I personaggi sono stilizzati, i dialoghi ridotti all’osso, la trama è ampiamente romanzata, il ritmo rilassatissimo, la confezione piuttosto spartana, per quanto assolutamente dignitosa. Produce la Rai e affida la regia ad Andrea Porporati, già dietro la macchina da presa per altre fiction ‘di contenuti’ come quelle sul boss Felice Maniero (Faccia d’angelo, 2012) e su papa Giovanni Paolo II (Non avere paura, 2013); Porporati, principalmente attivo come sceneggiatore, scrive qui anche il copione insieme a Mauro Caporiccio, avvalendosi inoltre della collaborazione di Maria Porporati. La scelta di due protagonisti come Vanessa Incontrada e Giorgio Pasotti è fondamentalmente ineccepibile, data la destinazione del film al piccolo schermo. 4/10.
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