Regia di Grant Sputore vedi scheda film
Una fiaba fantascientifica dalla morale sostanzialmente pessimistica sulla natura umana, concepita per sollecitare una reazione emotiva di fronte all'apocalisse umanitaria cui stiamo andando incontro sempre più velocemente. La confezione dell'intrattenimento è di gran livello e il cast fa un buon lavoro, ma, il film mi è parso semplicistico. Mi sembra un dramma scritto da un bambino di famiglia bene, cresciuto in un ambiente casalingo iperprotettivo e un po' isolato rispetto ai suoi coetanei, che ha, perciò, sviluppato un aristocratico distacco dalle caotiche vicissitudini del mondo. Il problema è che finisce per giustificarlo, insieme ad una pedagogia al quanto autoritaria, poiché il robot trama alle spalle della sua protetta, escludendola dalle vere intenzioni delle sue azioni. Ciò che di umano è più deprecabile: l'occultamento dei fini. Non penso sia la giusta soluzione per uscire dai casini che ci circondano. Lo spirito dell'attuale classe dirigente in tutta l'umanità, è proprio quella che loro conoscono necessità di cui il popolo è ignaro. Belle scuse per abusare della libertà altrui.
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