Un sedicente medici e sua moglie vincono una grossa somma alla lotteria. Tanto basta per rovinare quel poco che resta del loro matrimonio. La donna, pur di non intaccare il gruzzolo, preferisce continuare a vivere in miseria e finisce così a essere uccisa dal marito il quale a sua volta...
Note
Capolavoro di Stroheim massacrato dalla produzione. Un affresco sull'avidità umana, tratto da un romanzo naturalista di Frank Norris, che parte da un realismo mai visto prima (con tanto di foruncoli che esplodono in primo piano) per approdare a momenti visionari (il celebre finale ambientato nella Valle della morte). Inizialmente durava nove ore, poi ridotte a tre. Ne esisteva solo una versione di 100' minuti messa su dal produttore Irvin Tahlberg, finché nel 1999 è stato possibile vedere una sorta di palinsesto restaurato di 4 ore che si basava anche su foto di scena e fotogrammi superstiti. Ma "Greed" rimane irreparabilmente un film perduto e maledetto.
Folgorante, angoscioso, terribile e meraviglioso, regala un ritratto impietoso dell'uomo, perduto per sempre nelle sue piccole e stupide ottusità, senza possibilità di redenzione alcuna. Capolavoro avveniristico senza tempo sull'odissea e la pochezza umana.
Greed conserva ancora intatta tutta la sua incomparabile, intensa drammaticità, oltre al fascino un po’ “mefitico” di una condizione inquietantemente ossessiva, il che ci consente di continuare ad intravedere ed immaginare, nonostante gli scempi e le mutilazioni che ha dovuto sopportare, quale opera appassionata e vigorosa fosse in origine.
Greed (Rapacità) è indubbiamente il risultato più importante e straordinario del percorso artistico di Erich von Stroheim, il primo vero, grande regista “maledetto” della storia del cinema, colui che più di ogni altro ha subito l’ostracismo di una miopia congenita che ha fatto di tutto per oscurare e renderne quasi impossibile la… leggi tutto
Allora: c'è questo psicopatico dallo spiccato istinto omicida che fa il minatore, ma sua madre riesce a convincerlo che è meglio fare l'odontoiatra e dopo un paio d'inquadrature eccolo lì col suo bravo e avviato studio dentistico a resistere alla tentazione di stuprare sulla poltrona la paziente sotto anestetico cugina di un povero idiota amico suo, più saggio farle… leggi tutto
Da poco pubblicata la lista dei più grandi film di sempre da parte del prestigioso istituto britannico di cinematografia. Grandi conferme e alcune sorprese. Alcuni grandi film e registi forse ingiustamente…
Tenendo conto dei titoli che sono stati votati da almeno 25 utenti, questi dovrebbero essere i film preferiti dagli iscritti a FILMTV.IT (se mi è sfuggito qualche titolo, vi invito a segnalarmelo)
Sbagliato, inutili cialtroni. Ossessi sessuali che altro non siete.
"Final cut"! (No, non ho detto cunt.)
Scrivere. Fallire. Riscrivere. Fallire ancora. Ancora riscrivere. Fallire meglio (come diceva quello,…
E Tenie Intestinali, Larve di Mosca, Ragni, Scorpioni, Topi di Fogna & Ratti delle Chiaviche, Iene, Sciacalli, Maiali, Fiere Feroci... Oltre alle amebe mangia-cervello (anche se, a giudicare dalla situazione…
Esistono film che, pur diretti da grandissimi registi o/e interpretati da attori popolarissimi o/e supportati da campagne promozionali martellanti o/e realizzati senza risparmio di mezzi e con costi di produzione…
Come sarebbe la Top-50 se ci fosse una soglia di accesso un po' più bassa di quella che c'è attualmente (diciamo 50 voti, anziché 75)? Che ne dite se proviamo ad appurarlo? Io ho finora…
Con riferimento alla playlist pubblicata da harendt, io trovo che fra i titoli che meriterebbero maggiore visibilità ce ne sono tanti che magari non hanno moltissimi voti ma che -proprio per questo-…
Mancanti:
- Nijûshi no hitomi (1954)
- It Always Rains on Sunday (1947)
- Went the Day Well? (1942)
- Me and My Gal (1932)
- Gardiens de phare (1929)
- The Blue Bird (1918)
Dopo la mia playlist sui non unanimemente (e per molti sopravvalutati) classici del cinema, è arrivato il momento di un listone comprendente tutti quei film famosi che, nonostante il flop al botteghino,…
Allora: c'è questo psicopatico dallo spiccato istinto omicida che fa il minatore, ma sua madre riesce a convincerlo che è meglio fare l'odontoiatra e dopo un paio d'inquadrature eccolo lì col suo bravo e avviato studio dentistico a resistere alla tentazione di stuprare sulla poltrona la paziente sotto anestetico cugina di un povero idiota amico suo, più saggio farle…
Un minatore parte al seguito di un dentista itinerante e a sua volta diviene medico, aprendo un proprio studio in città. L’amore per l’ambigua Trina, la donna presentatagli dall’amico Marcus, ed un’improvvisa vincita in denaro lo renderanno vittima della “rapacità” sociale…
Lungometraggio firmato da Eric Von Stroheim, la cui genesi e lavorazione sono oggetto di numerose…
Correva il 1924 e Stroheim non aveva nulla del regista degli anni '20 se non i limiti tecnici. Rapacità anticipa e di parecchio tematiche e temi del cinema a venire. Il suo McTeague ricorda, nemmeno troppo lontanamente il Barry Lyndon di Kubrick; la storia che lo racconta è distesa, perfetta nei dettagli, rovinosa ed in grado di fornire uno spaccato trasversale ed impietoso della società. Von…
Mettete da parte il pregiudizio film muto=film noioso e pesante. Quest'opera unica per molti motivi, invece, cattura e tiene desta l'attenzione per tutta la sua durata, fino a un apice di intensità e drammaticità nel finale. L'interesse di Stroheim è concentrato sull'avidità di denaro in particolare, e di riflesso su altre violente passioni umane, come l'invidia e l'odio. Non si può dire…
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Commenti (2) vedi tutti
Folgorante, angoscioso, terribile e meraviglioso, regala un ritratto impietoso dell'uomo, perduto per sempre nelle sue piccole e stupide ottusità, senza possibilità di redenzione alcuna. Capolavoro avveniristico senza tempo sull'odissea e la pochezza umana.
commento di MononokeGreed conserva ancora intatta tutta la sua incomparabile, intensa drammaticità, oltre al fascino un po’ “mefitico” di una condizione inquietantemente ossessiva, il che ci consente di continuare ad intravedere ed immaginare, nonostante gli scempi e le mutilazioni che ha dovuto sopportare, quale opera appassionata e vigorosa fosse in origine.
leggi la recensione completa di (spopola) 1726792