Regia di Vincent D'Onofrio vedi scheda film
Un discreto film , un po' troppo lento ....
Fratello e sorella , orfani , in fuga dallo zio violento nel Wyoming di fine Ottocento , entrano in contatto con Billy the Kid e Pat Garrett ... La vicenda terminale di queste due celebri leggende del Far West ( già narrata da diversi famosi registi , non ultimo Sam Peckinpah ) è raccontata dal punto di vista di un quindicennne cresciuto troppo in fretta , che si sente attratto dal fascinoso mito del fuorilegge , quasi identificandocisi . Infatti , il " kid " del titolo stavolta non è il bandito Billy , ma il ragazzo , Rio , che si sente a lui affine e vorrebbe emularlo ma che alla fine comprende che per risolvere i suoi problemi è più opportuno fare ricorso ad un' altra guida morale : quella della Legge e dei suoi rappresentanti . Una normalizzazione del mito , dopo l' esaltazione del ribellismo di qualche decennio fa ?
Ethan Hawke ha oramai raggiunto una maturità tale da renderlo in grado di interpretare bene qualsiasi ruolo , anche western , come aveva già dimostrato in altre occasioni ( " Nella valle della violenza " e " I magnifici sette " ) . Qui sfida la leggenda di James Coburn e regge la parte con gran dignità . Una bella sorpresa è stato invece il per me sconosciuto Dana DeHaan nel ruolo dello sfrontato Billy the Kid , mentre Chris Pratt è quasi irriconoscibile con il barbone del brutale cattivo . Bravini pure i due ragazzi , Jake Schur e Leila George ( figlia di Greta Scacchi e di D'Onofrio ) . Lo stesso regista si ritaglia anche una particina come sceriffo ed azzecca qualche gustosa inquadratura personale , ma questo film purtroppo , nonostante l' impegno di tutti , non è riuscitissimo e risente soprattutto di un' evidente lentezza che ne appesantisce la visione . Il 6 comunque se lo aggiudica abbondantemente ...
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta