Regia di Renato De Maria vedi scheda film
“Lo spietato” cela l’omaggio a un genere e al contempo la sua rivisitazione, vale a dire il lontano poliziesco made in italy che di cerebralismi e astrazioni intellettuali se ne infischiava e pensava solo al cinema. Veloce e a tratti sarcastico, ironico e piacevolmente debordante, per certi versi scorsesiano. Tutto è sulle spalle di Scamarcio, un “bravo ragazzo” crudele e spaccone, rutilante e irrefrenabile, pregno di un magnetico charme luciferino.
Un film che vince la scommessa di rielaborare, condire e (ri)proporre un cinema estinto in virtù di un format narrativo attuale, tra dèjà vù consapevole e strizzate d’occhio a non finire.
Un ottimo gangster movie quindi, che trascina a sé il solo grande rimpianto di non poter vedere il buio della sala che meriterebbe. Lui più di decide di altri film italiani in circolazione.
Adattamento cinematografico del romanzo Manager Calibro 9 scritto da Pietro Colaprico e Luca Fazzo.
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