Regia di Claudio Fino vedi scheda film
Otello, comandante della flotta veneziana, scopre che sua moglie Desdemona lo tradisce con il luogotenente Cassio. La gelosia sfocia nella tragedia, troppo rapidamente per constatare come il tradimento sia pura invenzione.
Più che di un film per la televisione si tratta della ripresa – con appena un minimo di movimenti di macchina e di montaggio a seguire l’azione – dello spettacolo teatrale omonimo per la regia (teatrale, appunto) di Vittorio Gassman e con protagonisti quest’ultimo, Salvo Randone e Anna Maria Ferrero, oltre a comprimari di buon livello come Silvano Tranquilli, Osvaldo Ruggieri, Andrea Bosic e Mario Feliciani. La regia tv è affidata a Claudio Fino, che poco più di un anno prima aveva già seguito per il piccolo schermo la compagnia di Gassman in un altro grande classico shakespeariano, l’Amleto (1955); in questo caso la traduzione del testo originale è opera nientemeno che di Salvatore Quasimodo, di lì a poco premio Nobel per la letteratura (1959). Sulla maestria di Gassman e soci sulle assi del palco non c’è nulla da aggiungere a quanto si sa, compreso il significativo aneddoto secondo il quale a seconda della serata Gassman e Randone si scambiavano senza alcun problema i ruoli di Otello e di Iago, ammaliando il pubblico indifferentemente nei panni dell’uno o in quelli dell’altro. Tale era il livello del teatro nostrano all’epoca, colto qui con cura e con grazia in una delle sue eccellenze. 5/10.
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