Regia di Mark Robson vedi scheda film
Ultimo film interpretato dal grande Humphrey Bogart: diretto con vigore e grande senso del ritmo da Mark Robson, il film è un atto d'accusa del sottobosco che gravitava attorno al mondo della boxe, chiamata un tempo 'Nobile arte' ma diventata ben presto fertile terreno per faccendieri e affaristi senza scrupoli.
Tra incontri truccati, pubblicità ingannevoli e articoli sui giornali si crea dal nulla un potenziale campione (Mike Lane, un wrestler professionista) che altri non è che un gigante rozzo ed ingenuo, un 'colosso d'argilla' come recita il nostro titolo, che al primo vero incontro, dopo tante farse, verrà massacrato di botte e finirà all'ospedale con una mascella rotta.
Bogey è straordinario nella parte del giornalista caduto in disgrazia che, prima, scende a compromessi semplicemente perché ha bisogno di denaro ma che, alla fine, non esita a schierarsi dalla parte del suo protetto rispedendolo a casa su un aereo e regalandogli il suo compenso.
Non male anche Rod Steiger nel ruolo dello spregiudicato manager e Jersey Joe Walcott, ex pugile campione del mondo dei massimi, in qualità di sparring partner.
Film come questi sono distanti anni luce da opere come 'Rocky', dove il pugilato è visto come occasione per emergere ed affermarsi, mentre qui è soltanto una dura lotta per sopravvivere, a qualsiasi costo.
Voto: 8.
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