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Bacurau

Regia di Juliano Dornelles, Kleber Mendonça Filho vedi scheda film

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alan smithee

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La recensione su Bacurau

di alan smithee
6 stelle

locandina

Bacurau (2019): locandina

FESTIVAL DI CANNES 2019 - CONCORSO Bacurau sta scomparendo. Non che fosse determinante per i destini dei cicli essenziali del pianeta, l'esistenza di un paesino nascosto nel cuore della Sierra Verde brasiliana, abitato da poche anime orgogliose della loro storia al punto da creare nel piccolo villaggio, un minuscolo museo che custodisce orgogliosamente utensili e pezzi essenziali, dimostrativi di una storia lontana e dunque preziosa sempre più a rischio di estinzione. Conosciamo qualcuno degli abitanti in occasione del funerale della veterana del villaggio, la 94enne Carmelita che, forse ultima tra le anziane, ha la fortuna di terminare in serenità il suo lungo viaggio su madre Terra.

Barbara Colen

Bacurau (2019): Barbara Colen

Barbara Colen

Bacurau (2019): Barbara Colen

Ma la spensieratezza è un ricordo lontano, in quanto Bacurao sta scomparendo, soffocata da interessi economici preponderanti che tendono a cancellarla dalla faccia del pianeta. Scompare addirittura da Google Map, le falde acquifere riducono in modo subitaneo e rilevante la loro portata, come fossero deviate altrove, ed un mellifluo politico in odore di rielezione fa sempre più spesso visita ai cittadini offrendo alimenti, bevande, e pure libri a camionate, pur di fare breccia su una credulità popolare che tuttavia egli sbaglia a dare per scontata ed a suo uso e consumo. Per non parlare di un losco gruppo di europei dalle facce sospette, che si aggirano attorno con fare circospetto.

scena

Bacurau (2019): scena

Quando i soldi e la prospettiva di arricchimento fanno breccia sulle prospettive di una economia di scala di stampo occidentale, non c'è tradizione che possa resistere al business. Ma l'intolleranza determinata e cocciuta degli abitanti del villaggio, esasperati da una minaccia sempre più palpabile, gettera' le basi per una sanguinosa rivolta senza precedenti, almeno in quei territori.

Sonia Braga

Bacurau (2019): Sonia Braga

Il ritorno in regia dell'autore di Aquarius, Kleber Mendonca Filho, qui coadiuvato nel dirigere dallo sceneggiatore del medesimo precedente film, Juliano Dornelles, avviene all'insegna di una amalgama "weird" che odora e colora di sangue, ha il sapore di droghe naturali dagli effetti assai elettrizzanti, e si sviluppa secondo un grottesco crescendo di situazioni violente ed assurde, in cui l'orgoglio giustifica la legittima risposta armata: infischiandosene di morale, o ancor di più di porgere cristianamente guance al nemico o tantomeno rimettere i peccati. Il cinema brasiliano, forse più di molto altro oggi, può forse permettersi operazioni bizzarre, eccessive e, proprio per questo, interessanti come quella di questo tipo, posto che pure Aquarius si muoveva pure lui verso riscatti orgogliosi e attuati nel segno di una risposta anche armata più che legittima.

scena

Bacurau (2019): scena

Barbara Colen

Bacurau (2019): Barbara Colen

Qui si sconfina quasi in zona splatter, con teste che volano e pallottole che crivellano corpi come in un western sanguinolento e pulp, spostato nell'emisfero meridionale. Non tutto appare condivisibile né tantomeno accettabile, anche evitando di cadere nella trappola dei facili moralismi; ma questa vitale sfrontatezza di fondo che nel film deborda, ostenta un carattere ed un dinamismo che restano nella memoria e costituiscono una forza di cui sarebbe ingiusto non tenerne conto nella valutazione complessiva di un'opera esagitata ed esaltata come appare Bacurau. Tra il cast, coeso e pure complice, è bello riconoscere ed apprezzare due elementi di gran carattere come la dottoressa matta resa splendidamente dalla esile, ma colossale e leggendaria Sonia Braga; cosi come onore al merito allo sguardo assassino e follemente ceruleo dell'altro mito qui coinvolto, che è senza dubbio Udo Kier.

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