Regia di Dome Karukoski vedi scheda film
Curioso esperimento cinematografico, in cui quello che dovrebbe essere un biopic sulla formazione giovanile del sublime JRR Tolkien sceglie (furbescamente? direi di sì) di mischiarsi con le moderne produzioni delle trasposizioni filmiche delle due opere più note del grande scrittore inglese (le due trilogie dello "Hobbit" e de "Il Signore degli Anelli", prodotte ed uscite in ordine inverso a cura del grande cinema commerciale americano). Il risultato è ambivalente, forse anche un po' ambiguo. Certo è che ritrovare qui la medesima colorimetria dei film di Peter Jackson & Soci, nonchè le medesime sagome dei personaggi fantastici della mitica saga, invita un po' a malignare sulle intenzioni di cassetta che potrebbero aver fatto nascere questo "Tolkien". Tuttavia l'effetto (almeno per un innamorato come me di quelle opere, sia letterarie che cinematografiche) è piuttosto curioso e divertito, ma non altrettanto entusiasta.
Per fortuna, al di là dell'ammiccare a ciò che Frodo & C. hanno riscosso (nei cuori e ai botteghini) in tempi non lontani, questo lavoro è comunque buono di per sè, se non altro per una recitazione colletiva molto efficace, e per una sceneggiatura che, anche pulita di quegli intarsi vagamente scorretti di cui sopra, rende bene la storia, sia quella della nascita delle due grandi opere di Tolkien, sia quella del grande personaggio che è stato Tolkien stesso, non solo scrittore, ma persona di cultura infinita e di meriti immensi.
Film da non disdegnare.
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