Regia di Dome Karukoski vedi scheda film
Agiografia programmatica senza estro né fantasia. Vorrebbe essere un inno al genio di Tolkien e – più in generale – alla creatività, ma diventa presto un monumento alla noia. Poteva, poi, giocare la carta del parallelismo tra la vita dell’autore e le vicissitudini del romanzo, pescando elementi dal suo universo per adattarli alla vita (o viceversa). Ma anche questo intento, colpevolmente promesso dal trailer che mostra il drago Smaug durante la battaglia delle Somme (in verità una sequenza fugace e senza supporto), non decolla, non viene mai alla luce (poco importa che sia per scarsa capacità di sceneggiatori e regista o per loro esplicita volontà di eludere in toto tale simmetria). Troppo generalizzante per essere un film per fan, troppo circoscritto per imporsi come racconto universale di una creazione artistica, “Tolkien” finisce per essere un nulla di fatto. Comunque, più dalle parti de “L’attimo fuggente” che non dei film di Peter Jackson.
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