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Tolkien

Regia di Dome Karukoski vedi scheda film

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La recensione su Tolkien

di Furetto60
5 stelle

Biopic sulla vita di Tolkien. Senza infamia e senza lode

L’incipit del film ci porta  immediatamente nelle  trincee e tra i corpi dei soldati caduti, siamo in guerra la cosiddetta grande guerra, per il grande tributo di sangue che è costata, la vediamo da vicino, immersi nella  terribile battaglia della Somme, nel corso del primo conflitto mondiale e mentre esplodono tutt’intorno granate e bombe a mano, in uno scenario apocalittico, vediamo aggirarsi il sottotenente John Ronald Reuel Tolkien, in compagnia di un fedelissimo soldato alla ricerca del suo migliore amico e commilitone Geoffrey Bache Smith, purtroppo . Durante la vana ricerca,il ragazzo è già morto, tra coscienza e sogno, il nostro Tolkien attraverso frequenti flashback, rivive la sua giovinezza. Così ripercorriamo la sua infanzia passata nelle verdi campagne inglesi, costretto a lasciare, per trasferirsi a Birmingham, città industrializzata di inizio ‘900 e poi le tappe più importanti della sua vita, intervallate a roboanti scene belliche. Rimasto orfano insieme al fratello più piccolo prima di padre e poi dopo pochissimo tempo anche di madre, viene accolto dalla Signora, Faulkner che provvede al loro mantenimento e alla loro istruzione. La filantropa già ospita Edith un’altra orfana che le fa anche da dama di compagnia, suonando il pianoforte, della quale presto s’innamora. Ronald viene iscritto alla scuola più prestigiosa della città: la King Edwards. Qui fa amicizia con tre ragazzi benestanti: Geoffrey Bache Smith Robert Gilson e Christopher Wiseman tutti con propensioni artistiche, ma costretti a reprimerle a causa delle famiglie molto conservatrici, I quattro fanno amicizia e si legano saldamente in un rapporto cameratesco molto stretto, quasi di fratellanza, prendono l’abitudine di riunirsi da Barrows, una sala da tè, dove fondano il loro club: il T.C.B.S. (Tea Club and Barrovian Society). Gli anni passano e i ragazzi crescono, iniziando a confrontarsi con la  vita reale, tra università, amori e soprattutto la succitata  guerra, che con il suo carico di morte  travolgerà la piccola straordinaria “comitiva”, ma resteranno a Tolkien i ricordi di un rapporto eccezionale, che lo ha accomunato a quei compagni, con i quali discettava e si confrontava di ogni argomento  Conosce un luminare di glottologia, che intuendo il genio che è in lui, lo sprona a scrivere, reduce poi dall'inferno della Somme dove si ammala, viene presto congedato e rientra. Nel 1916, J. R. R. Tolkien diventa insegnante a Oxford e sposa finalmente Edith Bratt, dopo un lungo e forzato esilio, il suo tutore in precedenza gli aveva impedito di frequentarla. Il film s’inserisce all’interno del genere biopic, raccontandoci però solo una piccola parte della lunghissima vita dello scrittore, anche se il tono risente di un certo schematismo accademico, è comunque un discreto ritratto d'epoca, una riflessione sulla potenza del sapere, i 4 ragazzi volevano cambiare il mondo, attraverso l'arte, la poesia, la letteratura e la musica. Le vicende trasposte sulla pellicola sono state molto romanzate e rimaneggiate, la vita di Tolkien in realtà, fu abbastanza ordinaria. Gli sceneggiatori si sono sforzati di aggiungere un po’ di brio e inventare situazioni per vivacizzare un film che altrimenti sarebbe stato solo un documentario. La critica lo ha stroncato. Il punto è che non è facile dare corpo agli elementi, che presumibilmente hanno scatenato la fantasia di Roland, che hanno indotto la sua fervida immaginazione a inventare personaggi e storie, e reso lui, il più celebre scrittore di fantasy di tutti i tempi, i cui romanzi hanno venduto 150 milioni di copie in tutto il mondo. Non c’è traccia del meraviglioso e fantasmagorico mondo inventato dal suo genio letterario, manca la magia che si riesce a cogliere nei suoi scritti. Non stupisce che la famiglia e la Fondazione Tolkien non abbiano approvato questo film, dichiarando di non averlo autorizzato né tantomeno avervi partecipato. Nel complesso anche se passabile, ha molti punti deboli, proprio negli sviluppi, aggiunti per rendere il film più avvincente, a discapito di un’attenzione verso la psicologia e la personalità del leggendario autore fantasy, che a distanza di quasi cinquant’anni fa ancora parlare di sé.

 

 

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