Regia di Marino Girolami vedi scheda film
Voto 7.5 - Premetto che non sono assolutamente (e non lo sarò mai) una fan di Claudio Villa, anzi, non l'ho mai tollerato per dirla tutta, però questo film che ho guardato quasi per caso mi è piaciuto più di quanto mi sarei mai aspettata. Non disdegno le commedie d'epoca nostrane perchè nonostante siano stilisticamente davvero molto diverse da quelle contemporanee, hanno quel nonsochè di naif ed intrigante poichè riescono per la maggior parte dei casi a farti sentire catapultato nella loro epoca!
In quest'occasione assistiamo non solo a delle gradevoli perfomance canore (e mi meraviglio di me stessa nell'affermarlo) di Claudio Villa (grazie ad una scelta di discreti pezzi ben cantati), ma anche ad una storiella che pur avendo spunti assai banali, si rivela molto carina e divertente e per alcuni versi arriva addirittura a ricordare lo stile delle commedie di Totò. Il soggetto principale è un castello vetusto e diroccato ereditato dal protagonista Claudio che si reca presto ad occuparlo insieme ai membri del gruppo con il quale canta. Inizialmente, si teme che questo castello sia addirittura infestato dai fantasmi o dalle streghe e dopo una serie di equivocanti disavventure notturne, i ragazzi scoprono che vi si sono intrufolate delle studentesse francesi per ripararsi da un temporale. Fanno subito amicizia e prende pian piano anche vita una prevedibile parentesi rosa nella trama, tra Claudio ed un'insegnante in apparenza rigida, mentre la comicità aumenta notevolmente con l'arrivo di un pazzo che fuggito dal manicomio, si serve di alcuni assegni falsi per convincere Claudio ed i suoi amici a trasformare il castello in albergo. Si rivelano comunque degne di attenzione soprattutto le sequenze finali in cui si scopre che c'è una bomba da disinnescare, ed è in particolar modo spassosa la scena in cui un sudato ed ansioso Claudio si scambia sguardi di terrore con un membro del gruppo mentre inscenano uno spettacolo canoro per intrattenere e distrarre la gente accorsa lì a guardarli quella sera.
E' un film da guardare senza pretese questo, con la consapevolezza di assistere ad uno show fatto su misura per quello che era il mito musicale delle donne in un'epoca ormai andata.
Questa volta mi è piaciuto.
Bravo.
Simpatico.
Simpatico.
Piacevole.
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