Regia di Giulio Questi vedi scheda film
La vita della gente comune nella zona del delta del Po, a Porto Tolle, dove d’inverno le condizioni si fanno davvero difficili.
“Questo documentario è stato girato sul delta padano, nel comune di Porto Tolle. (…) D’inverno acqua, fango, vento e gelo assediano i suoi abitanti. Alla loro fatica per sopravvivere è dedicata la testimonianza di queste immagini”. La voce off in apertura, unico commento in tutti i dodici minuti di durata del lavoro, mette subito in chiaro i contenuti e lo stile di Avamposto, un cortometraggio fra i tanti che venivano girati all’epoca e dall’argomento non del tutto originale (anche Antonioni e Vancini avevano girato qualche lavoro da queste parti), ma reso assolutamente personale dalla mano di Giulio Questi. Regista sui generis, amante della sperimentazione e della contaminazione, il Nostro qui imposta il racconto di una giornata tipica nella citata, difficile zona attraverso lo studio ravvicinato di una serie di persone comuni, delle loro gesta e delle loro parole; la fotografia a colori di Luigi Gianini aiuta lo spettatore a districarsi fra i canneti e ad ammirare lo sbarco dei pescherecci che costituiscono la più preziosa risorsa di lavoro per gli abitanti del luogo. Montaggio di Enzo Alabiso, organizzazione di Giuliano Montaldo. 6/10.
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