Regia di Florestano Vancini vedi scheda film
Una giornata con i traghettatori che portano merce e persone da una parte all’altra del Po, nel ferrarese.
Breve pellicola licenziata da un giovane Florestano Vancini, Traghetti alla foce è uno dei tipici lavori con cui si ‘facevano le ossa’ gli aspiranti registi all’epoca, grazie a una legislazione particolarmente favorevole verso questo tipo di prodotti e soprattutto a una distribuzione in sala molto ben organizzata. Come altri dei primi cortometraggi diretti da Vancini, anche questo è ambientato nella città natale, cioè Ferrara, e studia da vicino, con occhio attento, un fenomeno sociale che oggi parrà datato, ma attorno al quale ai tempi girava l’economia di un’intera città: quello dei traghettatori che trasportavano merci e persone da una parte all’altra della foce del Po. L’inizio in forma di documentario lascia spazio a un accenno di storia di fiction nella seconda metà del film. Immagini in bianco e nero, con la fotografia di Mario Bernardo, e un commento in voce esterna di Giovanni Comisso; a completare il lavoro c’è poi la sobria musica di Benedetto Ghiglia. 6/10.
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