Harry Block, scrittore nato ebreo e cresciuto ateo, che è arrivato alla mezza età e che, dopo sei psicanalisti, tre mogli, un numero indefinito di fidanzate, amanti e rapporti occasionali, ha fatto bancarotta spirituale. Harry ha messo l'arte nel suo lavoro e non nella sua vita (come gli dice l'amico di lunghissima data che gli ruba la fan-allieva-amante per sposarla).
Note
Allen sa raccontare le grandi crisi che riguardano tutti (non solo i cineasti newyorchesi pieni di idiosincrasie), le crisi di identità e di onestà morale e intellettuale, con un senso millimetrico delle sensazioni e dei caratteri, e sa mescolare, nella canonica ora e mezzo, le dilatazioni psicologiche e le frenesie quotidiane. Riesce a "scarnificarsi" senza dimenticarsi di ridere dei grandi temi, delle crisi universali e di se stesso. L'episodio di Robin Williams che, letteralmente, va fuori fuoco è uno degli omaggi più sofisticati e autentici degli ultimi anni alla straordinaria capacità del cinema di "riflettere" (tecnicamente e teoricamente) la condizione umana.
L'unica cosa veramente spassosa in questa tragicommedia surreale è l'oscena composizione della improbabile "compagnia" con cui Harry intraprende il viaggio per ritirare l'onorificenza. Il resto della storia è il (troppo) triste ritratto di un uomo condannato dal suo egocentrismo all'infelicità. Voto 6.
Allen è bravissimo a inserire nei film suggestioni esistenziali, malinconiche, struggenti, ironiche, psicologiche. Però il numero dei film che fa (che ha fatto) è maggiore del numero di idee narrative che ha avuto. Il risultato è il vuoto narrativo.
Mirante rappresentazione di un nevrotico che deve affrontare una crisi sia sentimentale che lavorativa. Uno dei film più divertenti di Woody Allen. Voto 7/10.
Accolto male alla sua uscita dalla maggioranza della critica il film ironizza sui pesanti pettegolezzi che circolavano sui Media attorno alla figura di Allen riguardo le sue vicende personali di pochi anni prima
L'idea è molto buona, qualche spunto filosofico decisamente ottimo (come sempre), ma il film risulta a tratti pesante, troppo paranoico anche per i livelli a cui il regista ci ha abituati. Personalmente ritengo che Allen abbia fatto di molto meglio. 5,5
VOTO : 6,5.Buonissimo lo spunto, un pò meno efficace che in altre circostanze, la costruzione del film, soprattutto narrativamente.Comunque si ride e, se si vuole, si trova anche il modo di riflettere.
allen sa essere cinico e al vetriolo, dietro la sua apparente goffaggine e perenne crisi mistica… qui sfodera un cinismo e uno humor acido al limite, e sa essere brillante com'è ormai il suo stile… una garanzia!
Il film di Woody Allen che spinge maggiormente il pedale sull’erotismo, senza mostrarlo. Come in tutte le sue opere d’arte: trovate originali e attori inossidabili.
UN CAPOLAVORO! Il miglior Allen degli anni NovantaA. Il film sa di riscossa dal flop di STARDUST MEMORIES a vari anni di distanza: ora sì che Fellini non poteva essere omaggiato meglio!
Allen comincia a tirare le somme dell'uomo e dell'artista appena passati i 60 anni.E lo fa nel migliore dei modi.Autosmontando se stesso e facendosi a pezzetti così piccoli che non potranno mai essere rimessi assieme.Al suo argomento preferito, la psicanalisi,aggiunge generose dosi di umorismo pecoreccio ( i vari elogi della fellatio,il buco nero ben conosciuto da una signorina procace… leggi tutto
In piena crisi sentimentale e nell'imminenza dell'apoteosi professionale, Harry fa un bilancio, tra realtà e fantasia, della sua esistenza; si condanna (con la condizionale) come uomo, ma si assolve come artista. Una sorta di "8 e mezzo" personale per Woody Allen? O forse un irriverente omaggio a Bergman e al suo "Il posto delle fragole", di cui riprende lo spunto del viaggio, non solo… leggi tutto
Avevo iniziato a scrivere un breve commento alla recensione di bradipo68, che ho trovato utile, anche se non ne condivido il giudizio. Le due frasi fra virgolette sono citate dalla recensione sua. Poi il mio commento è diventato troppo lungo e allora l’ho tolto e pubblicato come recensione mia.
Mi sembra che Allen abbia incominciato "a tirare le somme" fin dall'inizio; per dirla… leggi tutto
“ROAR” (che non è un acronimo di senso compiuto, ma la traslitterazione onomatopeica di un ruggito*), la serie antologica (come “MonsterLand” di Mary Laws da Nathan Ballingrud per…
Con Woody Allen ho un rapporto assai strano. Non dico un rapporto di amore/odio, ma direi che con lui ho un rapporto di stima/disaccordo.
Stima sicuramente perchè riconosco ad Allen una certa genialità nel rappresentare determinare situazioni con una comicità unica, graffiante, provocatoria, divertente e drammatica allo stesso tempo.
Woody Allen è un…
Questo è uno dei film che meglio rappresenta l’universo di Woody Allen. Fatto di contorsioni mentali, sesso, cinismo. Insomma troviamo come sempre una esasperazione dei vizi dell’essere umano che, secondo la religione di Woody, sono anche virtù. In questo film, attraverso un rocambolesco gioco ad incastri fra la realtà e finzione dei libri che lo scrittore…
Nella filmografia di Woody Allen ci sono una manciata di film che specialmente noi europei valutiamo in maniera ben superiore rispetto alla loro reale qualità, film che unicamente perché hanno la firma del newyorchese vengono un tantino sopravvalutati, ci si inventa un messaggio o una morale nascosta che in realtà probabilmente non esiste.
Se invece c'è un film di…
In piena crisi sentimentale e nell'imminenza dell'apoteosi professionale, Harry fa un bilancio, tra realtà e fantasia, della sua esistenza; si condanna (con la condizionale) come uomo, ma si assolve come artista. Una sorta di "8 e mezzo" personale per Woody Allen? O forse un irriverente omaggio a Bergman e al suo "Il posto delle fragole", di cui riprende lo spunto del viaggio, non solo…
Questo è ancora l'Allen che ha fatto innamorare i suoi fans, quello che ha fatto delle sue psicosi, manie, tic, un genere cinematografico a sé in grado di esprimere quelle di tutto il genere umano. In Harry a pezzi ci sono i guizzi che lo hanno reso famoso, battute riuscitissime di un umorismo che non deve piacere necessariamente a tutti ma che dalla sua ha un'innegabile dose di…
Avevo iniziato a scrivere un breve commento alla recensione di bradipo68, che ho trovato utile, anche se non ne condivido il giudizio. Le due frasi fra virgolette sono citate dalla recensione sua. Poi il mio commento è diventato troppo lungo e allora l’ho tolto e pubblicato come recensione mia.
Mi sembra che Allen abbia incominciato "a tirare le somme" fin dall'inizio; per dirla…
Woody Allen fa lo scrittore ed è in crisi. Se ha difficoltà con le persone reali e con le sue donne, ha invece un ottimo rapporto coi personaggi dei suoi libri. Frattanto la sua ex università (che lo espulse) vuole rendergli omaggio.
Uno degli ultimi grandi film di Woody Allen, una straordinaria ed intelligente miscela di umorismo, comicità, filosofia,…
Alla vigilia dell’uscita sul grande schermo dell’ultimo film di Woody Allen “Irrational man”, proviamo a sintetizzare gli elementi distintivi del modo di fare cinema da parte del maestro…
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Commenti (22) vedi tutti
Da vedere e rivedere e rivedere ancora..
leggi la recensione completa di siro17Lo si può considerare un concentrato della filosofia comica di Allen a 360 gradi.
leggi la recensione completa di silviodifedeL'unica cosa veramente spassosa in questa tragicommedia surreale è l'oscena composizione della improbabile "compagnia" con cui Harry intraprende il viaggio per ritirare l'onorificenza. Il resto della storia è il (troppo) triste ritratto di un uomo condannato dal suo egocentrismo all'infelicità. Voto 6.
leggi la recensione completa di genoanoWoody Allen che parla di Woody Allen di fronte a un pubblico che si identifica in Woody Allen. Il trionfo dell'onanismo mentale.
leggi la recensione completa di alfatocoferoloAllen è bravissimo a inserire nei film suggestioni esistenziali, malinconiche, struggenti, ironiche, psicologiche. Però il numero dei film che fa (che ha fatto) è maggiore del numero di idee narrative che ha avuto. Il risultato è il vuoto narrativo.
commento di putrellaMirante rappresentazione di un nevrotico che deve affrontare una crisi sia sentimentale che lavorativa. Uno dei film più divertenti di Woody Allen. Voto 7/10.
commento di alexio350Accolto male alla sua uscita dalla maggioranza della critica il film ironizza sui pesanti pettegolezzi che circolavano sui Media attorno alla figura di Allen riguardo le sue vicende personali di pochi anni prima
commento di ZigoZagorL'idea è molto buona, qualche spunto filosofico decisamente ottimo (come sempre), ma il film risulta a tratti pesante, troppo paranoico anche per i livelli a cui il regista ci ha abituati. Personalmente ritengo che Allen abbia fatto di molto meglio. 5,5
commento di near87Uno degli ultimi grandi film di Woody Allen.
leggi la recensione completa di Carlo CerutiVOTO : 6,5.Buonissimo lo spunto, un pò meno efficace che in altre circostanze, la costruzione del film, soprattutto narrativamente.Comunque si ride e, se si vuole, si trova anche il modo di riflettere.
commento di supadanymolto divertente oltre ad Allen molto brave sia la Alley(sopra le righe)che la Moore
commento di antonio de curtisnon male
commento di danandre67Geniale!
commento di Totororesurrectionallen sa essere cinico e al vetriolo, dietro la sua apparente goffaggine e perenne crisi mistica… qui sfodera un cinismo e uno humor acido al limite, e sa essere brillante com'è ormai il suo stile… una garanzia!
commento di Lollo81Il film di Woody Allen che spinge maggiormente il pedale sull’erotismo, senza mostrarlo. Come in tutte le sue opere d’arte: trovate originali e attori inossidabili.
commento di Carrels.
commento di DaltonBelli i dialoghi ma il film si muove un po' a fatica.
commento di sonicyouthvoto 8
commento di alice89grandissimo film, un omaggio affettuoso a bergman e dialoghi sempre efficaci ed accattivanti.
commento di Dr.LynchAuto da fè alleniana con sprazzi di genialità acuta.
commento di RamitoDialoghi 10 … basta ed avanza, un film da gustarsi all'infinito per la sua intelligenza ed arguzia!
commento di RageAgainstBerluscaUN CAPOLAVORO! Il miglior Allen degli anni NovantaA. Il film sa di riscossa dal flop di STARDUST MEMORIES a vari anni di distanza: ora sì che Fellini non poteva essere omaggiato meglio!
commento di attore