Regia di Florestano Vancini vedi scheda film
La difficile vita dei pescatori nel mar Adriatico.
In una decina di minuti appena, durata standard per i cortometraggi dell’epoca, il giovane Florestano Vancini ci racconta la dura vita dei pescatori nel mar Adriatico. Classe 1926, il Nostro aveva già diretto alcuni lavori di simile fattura e dagli argomenti non molto distanti, tutti ambientati nella nativa Ferrara; qui va a riprendere da vicino le gesta comuni di un gruppetto di uomini su una barca, impegnati in un mestiere a dir poco logorante. L’epica dei protagonisti è ben inquadrata dal commento in voce off (non sono però accreditati né l’autore di tale testo, né il lettore); la fotografia a colori è di Giuseppe Pinori, il montaggio di Pino Giomini e la musica è opera di nientemeno che Giancarlo Fusco, già collaboratore fra gli altri di Blasetti, di Bragaglia e soprattutto – celebre è il loro sodalizio artistico – di Michelangelo Antonioni. A cavallo fra documentario e fiction, il film racconta con convincente retorica (“E un altro giorno comincia. E un’altra fatica comincia”) uno spaccato di vita indubbiamente notevole. 6/10.
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