Regia di Francis Ford Coppola vedi scheda film
Mi son sempre chiesto come mai, nei romanzi di certi scrittori di successo della letteratura popolare contemporanea, Grisham, King, Connelly, Smith, ci sia spesso il "vizio" di contaminare la storia principale con derive narrative altre. Mi spiego e giungo al dunque: il protagonista del nostro L'uomo della pioggia vive una storia d'amore complicata e connessa con l'attività professionale svolta. Era necessario per la narrazione giungere allo scontro col violento di turno con tanto di assassinio carcerazione e inghippi legali paralleli alla storia principale del film? Domande retoriche e pareri personali a parte, Coppola dirige una pellicola che si fa tranquillamente seguire anche alla terza visione, appassionante, ben costruita, etica, pensante, sceneggiata con maestria. Il caso gioca a favore del giovane avvocato Damon servendogli su un piatto d'argento il giudice Glover: ogni tanto succede anche che le cose girino per il verso giusto... Nelle assicurazioni portate in scena si cela il peggio del peggio del sistema capitalistico occidentale. A completamento di visione suggerisco, per chi non li avesse già visti, Erin Brocovich, Insider di Mann e Sicko di Michael Moore: così, tanto per gradire...
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