Siamo nella città portoghese di Oporto, negli anni Quaranta. Qui, agli estremi margini dell'Europa ma come accade in tutto il mondo, due gruppi di ragazzi, compagni di classe, danno vita a numerose bande, un po' come accade nel romanzo "I ragazzi della via Paal". Anche qui le bande si affrontano, si scontrano e mettono in gioco la loro rivalità. Così i ragazzi crescono e imparano la legge della vita.
Note
Film sull'infanzia, ma anche sul senso della vita, che prende il titolo da una formula usata dai bambini nei loro giochi. È il film con il quale il regista portoghese Manoel de Oliveira ha esordito dietro la macchina da presa ed è considerato un ottimo esempio di realismo poetico.
Oliveira giuoca d'anticipo sul versante della rappresentazione, il cui immediato"decòro" resta,altrove,la piattezza d'ogni cosiddetto realismo; e sforna un dramma lusitano dell'infanzia le cui soluzioni (mai recapito di banale assegno, qui,di puerile, sentimentale seduzione), in aura espressionista ci regalano l'opera maestra del Cine portoghese.
In questo lungometraggio d'esordio di Manoel de Oliveira la poesia dell'infanzia splende di luce propria. Il regista lascia che i piccoli protagonisti prendano la vita a modo loro: lo spirito che anima ogni loro azione è un misto di gioco e di marachella, tipico di chi sogna per trasgredire (come Carlitos, che ruba una bambola per regalarla alla bambina di cui si è… leggi tutto
I 400 colpi portoghesi con quasi una ventina di anni di anticipo rispetto a Truffaut. De Oliveira guarda all'infanzia come ad un'età problematica e piena di insidie (più o meno reali), descrivendo i bambini come piccoli adulti in una fase di crescita ricca di ostacoli e divieti incomprensibili, ma anche di stimoli e sentimenti irresistibili. L'intreccio è piuttosto semplice e breve (neppure… leggi tutto
L'11/12/2012 Manoel de Oliveira ha compiuto 104 anni, ma, nel preso da instancabile fervore artistico, non se ne è accorto. Altri 104 di questi giorni, Maestro.
In questo lungometraggio d'esordio di Manoel de Oliveira la poesia dell'infanzia splende di luce propria. Il regista lascia che i piccoli protagonisti prendano la vita a modo loro: lo spirito che anima ogni loro azione è un misto di gioco e di marachella, tipico di chi sogna per trasgredire (come Carlitos, che ruba una bambola per regalarla alla bambina di cui si è…
I 400 colpi portoghesi con quasi una ventina di anni di anticipo rispetto a Truffaut. De Oliveira guarda all'infanzia come ad un'età problematica e piena di insidie (più o meno reali), descrivendo i bambini come piccoli adulti in una fase di crescita ricca di ostacoli e divieti incomprensibili, ma anche di stimoli e sentimenti irresistibili. L'intreccio è piuttosto semplice e breve (neppure…
Il più vecchio tra i registi in attività (e non) compie 98 anni!! Un caso unico nella storia del cinema quest'uomo che ha dato il meglio di sè proprio negli ultimi anni (adesso si è messo a fare un film ogni anno e…
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Commenti (1) vedi tutti
Oliveira giuoca d'anticipo sul versante della rappresentazione, il cui immediato"decòro" resta,altrove,la piattezza d'ogni cosiddetto realismo; e sforna un dramma lusitano dell'infanzia le cui soluzioni (mai recapito di banale assegno, qui,di puerile, sentimentale seduzione), in aura espressionista ci regalano l'opera maestra del Cine portoghese.
commento di felini